Non sono solo i “signor sì” a dare ragione a Silvio Berlusconi. La vicenda che trova oggi il suo epilogo con l’inesorabile uscita dal Parlamento del leader di Forza Italia non ha convinto Giovanni Di Capua. Il giornalista, saggista e storico dalla lunga esperienza ha sostenuto in questi mesi una posizione controcorrente, criticando l’eccessivo potere della magistratura in Italia e affermando la necessità di un’agibilità politica per il Cavaliere, “somma ed estrinsecazione di quei diritti che si dovrebbero ritenere innati e, comunque, sono costituzionali e irrinunciabili”.
Ecco perché, ripete con forza Di Capua, “non costituisce elemento di libertà e di agibilità politica cercare di chiudere la bocca non solo ad un capo di una grossa opposizione ma addirittura al capo del partito-pilastro di un esecutivo immaginato come strumento di ridu¬ione dello spread e degli sprechi pubblici e di pacificazione nazionale”.
Ecco tutte le sue analisi di Di Capua, stimata e riconosciuta firma di Formiche.net, sull’argomento:
Con il voto su Berlusconi la sinistra si sottomette alla magistratura combattente
Io, non berlusconiano, dico: Berlusconi ha ragione
Così il Pd ha spazzato via il garantismo parlamentare
Il voto palese su Berlusconi e il “cretinismo parlamentare”
L’arma della decadenza su Berlusconi è a doppio taglio
Ecco quando è nato il dominio della magistratura sulla politica