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Ecco come Boldrin e Passera possono catturare gli indecisi

Prego drizzare le orecchie, liberali in cerca di autore. C’è pronto un bottino pari al 20% dell’elettorato attivo per chi lo saprà conquistare. Lo rivela in un’intervista a Formiche.net Antonio Valente, direttore di Lorien consulting.

Le ultime rilevazioni dell’istituto di statistica indicano la continua crescita, nelle intenzioni di voto, del fronte degli indecisi, oggi al 31%. Ciò in parte è dovuto alle continue incertezze della politica, in parte ai voti che Beppe Grillo e il suo M5S alla prova dei fatti stanno perdendo.

La ricerca disperata di rappresentanza

Parallelamente i dati evidenziano una lieve tendenza a rifugiarsi verso liste minori, già nate o nasciture, indicate nella voce “altro”. Perché? “E’ una ricerca disperata di rappresentanza – spiega Valente –  il 40% dell’elettorato che poi si traduce in un concreto 20% alla prova delle urne è disposto a votare un movimento nuovo e innovativo, lontano dai vecchi schieramenti di centro-destra e centro-sinistra”.

Il primo “Fare” sulla strada giusta

Questo progetto potrebbe coincidere con il contenitore liberal su cui sembrano lavorare in molti, a partire dall’ex ministro Corrado Passera e dal leader di Fare Michele Boldrin? “Non deve sembrare una minestra riscaldata, non basta cambiare l’etichetta. Bisogna trovare una configurazione interessante, credibile, nuova. La prima espressione di ‘Fare’ era su quella strada”, fa notare il sondaggista.

Conta il concept, non il leader

Attenzione però a parlare di leader. Non è con un nuovo volto che si conquista quello spazio elettorale: “E’ finito il meccanismo per cui la sintesi la fa un volto. Non è l’uomo ma l’idea, il concept a contare adesso”, conclude Valente.



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