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Chi vince e chi perde con lo stop al tesseramento Pd

Stop al tesseramento. È questa la soluzione ipotizzata ieri in una tesissima riunione della segreteria per fermare le tante degenerazioni riscontrate. Una soluzione “che conviene a tutti”, rassicura Guglielmo Epifani. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Formiche.net lo ha chiesto a Peppino Caldarola, giornalista di lungo corso ed esperto di cose piddine, oltre che ex direttore del quotidiano l’Unità: “Giova ai candidati maggiori che hanno già messo in cascina il fieno – spiega – mentre a Pippo Civati e Gianni Pittella che devono ancora scalare la montagna, la strada così si complica”.

Nessun vincitore, perde il Pd
Più che giovare a qualcuno in realtà questa soluzione è un problema per tutti, chiarisce il giornalista: “La sospensione del regolamento è un danno irrecuperabile all’immagine di tutto il Pd. Siamo vicini al caos che si era venuto a creare alle primarie di Napoli nel 2011. Questa situazione conferma l’assoluta stupidità del regolamento. Era prevista una prima fase per avere una base sicura e di garanzia degli iscritti in vista della seconda con le primarie e la partecipazione incontrollata che ne deriva. In realtà anche il coinvolgimento dei militanti si è rivelato così”.

La croce non è solo di Cuperlo
In questo modo a perdere, secondo Caldarola, “è il Pd dei militanti contro il Pd delle primarie”. Per intendersi l’idea di partito di Gianni Cuperlo contro quella di Matteo Renzi? Non proprio, fa notare l’ex direttore dell’Unità, perché “gli sgarri sono venuti da tutti i settori del partito, si è rivelata infondata la tesi che quello degli iscritti sia il vero Pd duro e puro”.

Renzi rottami questo mondo
Renzi della questione sembra curarsene poco perché lui, ha ribadito oggi a Repubblica, “vuole parlare dell’Italia. L’importante è che si dica forte e chiaro: l’8 dicembre possono votare tutti, tesserati e non”. Ciò che conta, si augura il giornalista, è che la nuova leadership che uscirà dalle primarie affronti il grande problema del Pd, ormai il partito dei signori delle tessere, dei sotterfugi, delle satrapie locali. Chi potrà protestare se Renzi spazzerà via quel mondo periferico che oggi ha dato così pessima prova di sé?”.



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