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Conti correnti: con la Legge di Stabilità cambiare è gratuito

Tante le novità contenute nella Legge di Stabilità, come per esempio la possibilità di trasferire i conti correnti da una banca all’altra senza alcun costo.

 

Avere un luogo sicuro dove lasciare i propri risparmi è oggi un pensiero che aleggia nella mente di tutti, e quindi trovare dei prodotti che ce lo permettano diventa fondamentale: ecco allora che informarsi sui prodotti Fineco, CheBanca, e dei migliori istituti di credito è diventato un must per tutti quegli italiani che vogliono fare un passo importante in fatto di risparmio.

 

D’ora in avanti trasferire il proprio conto corrente bancario da un istituto di credito a un altro potrebbe non costare più nulla. Lo prevede la bozza, nominata Ddl concernente disposizioni in materia di sviluppo economico e semplificazione collegato alla Legge di Stabilità che, tra le altre cose, prevede anche l’abolizione dei costi di produzione e di invio dell’ultimo estratto conto.

 

In particolare, Enrico Letta ha precisato che la nuova Legge di Stabilità non è paragonabile alla vecchia finanziaria, perché ha un contenuto maggiormente limitato ma non per questo meno efficace soprattutto nella parte relativa ai conti correnti.

“Scorciatoie e scelte avventate – ha dichiarato il premier – non sarebbero da persone serie. L’esempio è quello di chi fa la trasvolata atlantica: siamo sopra l’Atlantico, non vediamo i grattacieli, ma la direzione è giusta”.

In particolare verranno introdotti nuovi commi sull’articolo 120 del Testo unico bancario per definire i dettagli che consentiranno ai consumatori di richiedere il trasferimento del conto corrente da una banca all’altra senza spese: entro il giorno successivo alla richiesta la banca di destinazione deve contattare la banca di origine per chiedere le informazioni necessarie ad effettuare il servizio di portabilità del conto. La banca di origine deve rispondere entro sette giorni e quindi procedere con la chiusura del conto.

Nel Ddl è, inoltre, citato il programma nazionale di politica industriale che il Governo deve presentare tutti gli anni, entro la fine di giugno. In particolare, l’intenzione è quella di digitalizzare tutti i processi aziendali, ammodernando le tecnologie, in modo tale da garantire alle PMI di accedere ai prestiti a fondo perduto, utilizzando un buono del valore non superiore a 10 mila euro.

In aggiunta, nella bozza è stato inserito un credito di imposta del valore totale di 200 mila euro per le imprese che decidono di investire nelle attività di ricerca e di sviluppo. Il Governo ha pensato anche ad una misura taglia bolletta per gli aiuti sulle fonti rinnovabili.

Nel Ddl si legge che il Gse deve mettere a disposizione una raccolta di risorse sul mercato finanziario per permettere di diminuire tutti gli incentivi che pesano enormemente sulle bollette degli italiani. “Ipotizzando che si ricorra al mercato finanziario per 2 miliardi l’anno – si legge nella Relazione illustrativa – si potrebbe ottenere una riduzione del peso degli oneri sulle tariffe del 15-20% negli stessi anni”.

La bozza del Ddl contiene, infine, una serie di misure ordinamentali, studiate per far fronte alla crisi dell’editoria. In particolare, è prevista la proroga al 31 dicembre 2016 di tutto il sistema di tariffe postali massime, oltre che l’astensione dal versamento dell’Iva, ridotta al 10% per gli abbonamenti ai giornali.



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