Skip to main content

I venti d’Oriente di Dongfeng soffiano sulla Peugeot

Venti d’Oriente soffiano sulla dirigenza della Peugeot. È nell’ambito delle trattative con i cinesi di Dongfeng che l’ex dirigente della Renault Carlos Tavares siederà dal prossimo anno sulla poltrona di amministratore delegato della seconda casa automobilistica europea per grandezza, al posto di Philippe Varin.

POSSIBILE SOSTEGNO
La società di Wuhan, guidata da Xu Ping, studia “razionalmente” il possibile sostegno alla società francese in difficoltà, scrive l’agenzia France Presse. Da mesi si rincorrono le voci di un possibile interessamento della seconda casa automobilistica cinese a immettere capitale in Peugeot.

NUMERI INCERTI
I numeri variano. Lo scorso 22 novembre il South China Morning Post parlava del 10 per cento, meno della metà di quanto si era detto nelle settimane precedenti, quanto si parlava di una quota in mano ai cinesi del 20-30 per cento.

PECHINO SI INTERROGA
Le due società hanno già una joint-venture in Cina. “Come partner siam preoccupati per la situazione generale degli introiti”, ha spiegato il direttore generale del colosso cinese, Zhu Fushou, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza a Shanghai, nell’aggiungere che al momento la società “sta discutendo sulla razionalità del progetto”. Dichiarazioni che secondo alcuni osservatori sottolineavano come all’accordo manchi ancora il sì di Pechino.

PUBBLICO E GIGANTE
Per capire Dongfeng, scrive David Barroux sul suo blog sul Les Echos, occorre tenere a mente due termini: pubblico e gigante. La società è infatti una dei grandi colossi pubblici, che iniziò producendo camion e autobus per poi aprire ad altre fette di mercato. Bloomberg la cita in un recente articolo sulle grandi aziende  di Stato che dovranno fare i conti con la decisione del terzo plenum del diciottesimo comitato centrale del Partito comunista di dare alle forze del mercato un ruolo maggiore nell’allocazione delle risorse.

IL LEGAME CON LA POLITICA
Dall’alleanza con Citroën degli anni Novanta del secolo scorso, ricorda il quotidiano economico francese, Dongfeng ha stretto altre joint-venture per “conquistare il mercato domestico” con Nissan, Honda, Kia. L’altro tratto distintivo è il legame con la politica. Miao Wei, già general manager della società fino al 2005, è oggi ministro dell’Industria e della Tecnologia.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter