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Forza Alfano

Potevano restare al governo e pure nella riesumata Forza Italia a fare l’opposizione interna garbata e intelligente.

Potevano tenere i piedi in due staffe: stare nella barricadera Forza Italia a mugugnare ma coccolare un leader sballottato nella voliera Pdl ribattezzata Forza Italia e nello stesso condividere risorse e potenza di fuoco del berlusconismo declinante, ma pur sempre ficcante, in chiave elettorale.

Potevano farlo, eppure gli esponenti del Nuovo Centrodestra non l’hanno fatto.

ECCO TUTTE LE FOTO DI UMBERTO PIZZI ALLA CONVENTION DELLA NUOVA FORZA ITALIA

ECCO LE FOTO DELLA CONFERENZA STAMPA DI ALFANO E DEL NUOVO CENTRODESTRA

Angelino Alfano ha dunque il quid? E’ presto per dirlo, ma certo lo strappo con gli ultra berlusconiani che vogliono fare la guerra a Merkel, a Napolitano, ai magistrati e a chissà chi altro non può essere annoverato nel catalogo dell’opportunismo politico.

Con la recessione ancora montante, la gabbia di Maastricht e di Bruxelles che non si apre neppure un po’ e il fascino del grillismo che non si attenua, anzi continua ad affascinare, politici e parlamentari che non brandiscono solo bandiere e scandiscono slogan frusti vanno apprezzati e non svillaneggiati.

E’ più responsabile, infatti, chi solletica istinti anti istituzionali e facili consensi gridando contro complotti giudiziari, tenaglie franco-tedesche e insensibilità quirinalizie, o chi si fa carico di governare un Paese in condizioni che non consentono di scialare in spesa pubblica e che prevedono più problemi insormontabili che soluzioni facili?

D’altronde, più che sulla controversa decadenza del senatore Silvio Berlusconi il divorzio consensuale fra lealisti berlusconiani e governisti alfaniani è stato provocato da una differente risposta a questa domanda: le elezioni anticipate sono desiderabili o no?

La risposta è sì secondo gli ultra berlusconiani che cercano di incassare un dividendo elettorale dall’affossamento delle larghe intese prima (giustamente) invocate. La risposta è no secondo i governisti alfaniani che condividono le preoccupazioni della personalità che, nonostante l’età e la conseguente fatica, regge le sorti del Paese con saggezza: Giorgio Napolitano.

Ovviamente la strada scelta da Alfano, Quagliariello e Lupi non è solo tattica e legata alla contingenza ma ha una strategia più ampia anche se non ancora esplicitata del tutto: fare da promotori di un movimento che nel centrodestra si ispiri al popolarismo in simbiosi con altre realtà come quella capeggiata da Mario Mauro in uscita da Scelta Civica e come l’Udc. Buon lavoro.

LO SPECIALE DI FORMICHE.NET SU FORZA SILVIO E SU FORZA ALFANO

Ecco tutti gli articoli che Formiche.net ha dedicato ai due appuntamenti di ieri: la rinascita di Forza Italia e la nascita di Nuovo Centrodestra:

LE CRONACHE

Il nuovo centrodestra secondo Berlusconi. Il reportage di Edoardo Petti dall’Eur
I progetti berlusconiani di Alfano & Co. L’articolo di Edoardo Petti sulla conferenza stampa del Nuovo Centrodestra

I COMMENTI

Berlusconi salva Alfano. Il corsivo di Bruno Guarini
Berlusconi contende a Grillo la battaglia anti euro. Il corsivo di Michele Arnese

LE ANALISI

I travagli di Berlusconi e di Alfano. La cronaca scrutata con l’ottica storica del giornalista ed editorialista Francesco Damato
Berlusconi tra politica e fantapolitica. L’intervento di Massimo Brambilla

LE INTERVISTE

Vi spiego che centrodestra sarà. L’intervista al professor Giovanni Orsina di Lorenzo Castellani
Popolari di tutt’Italia, uniamoci!. L’intervista ad Andrea Olivero sentito da Fabrizia Argano

LE GALLERY

Angelino Alfano e il Nuovo centrodestra. Le foto di Umberto Pizzi
Berlusconi rifonda Forza Italia. Le foto di Umberto Pizzi

L’INTERVENTO

Perché io, non berlusconiano, non aderisco alla rinata Forza Italia. Del senatore Pdl, Giuseppe Esposito

I POST DEI BLOGGER

Berlusconi, Alfano e Monti visti da Rehn... Di Gennaro Malgieri
Noi, catalizzatori di nuovi cantieri popolari. Di Ettore Bonalberti



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