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I piani di Letta e Bassanini sulla Cassa depositi e prestiti

Cdp

Mentre liberisti alla Francesco Giavazzi e liberali alla Alberto Quadrio Curzio dibattono su come e che cosa privatizzare, uno degli oggetti della discussione – la Cassa depositi e prestiti – si trova a un bivio.

I PIANI DELLA CASSA

La Cassa presieduta da Franco Bassanini e guidata dall’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini ha presentato ambiziosi piani industriali su reti, infrastrutture e sostegno all’economia e alle aziende. Piani che necessitano di risorse da parte degli azionisti per raggiungere obiettivi peraltro condivisi da Tesoro e fondazioni, soci rispettivamente con l’80 e il 18 per cento. Infatti la Cdp deve patrimonializzarsi per poter sostenere i piani di investimenti annunciati.

IL DOSSIER BANCA

La Cassa, peraltro, è in procinto di decidere la tempistica per aderire agli auspici giunti dalla Banca d’Italia per una ricapitalizzazione visto che la Cdp – secondo l’Istituto centrale governato da Ignazio Visco – è anche una banca e, come svelato da una ricostruzione/inchiesta di Formiche.net, l’aumento di capitale per il Tesoro potrebbe costare circa 3 miliardi di euro.

COME FINANZIARE LA CASSA

Ma restiamo al punto: come trovare le risorse necessarie per raccogliere equity a finanziare i piani? La Cassa da tempo aveva pensato nei dettagli: costruiamo una holding delle reti denominata appunto Cdp Reti (dove ora c’è Snam, presto potrebbe essere apportata la quota pubblica di Terna e in futuro magari altre reti d’interesse nazionale) e vendiamo fino al 49 per cento della holding, senza quindi dismettere il controllo strategico.

I PROGETTI PRONTA CASSA DEL TESORO

Il governo, per bocca sia del premier Enrico Letta che del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sta predisponendo un piano di dismissioni di quote di aziende statali, detenute direttamente dal Tesoro o dalla Cassa depositi e prestiti. Gli impatti delle privatizzazioni su deficit e debito sono diversi e tutti da studiare. L’unica certezza è che l’esecutivo e il Tesoro puntano a far cassa. Ma questo obiettivo come si concilia con i fini già annunciati dalla Cassa e con i progetti di Cdp Reti proprio per ripatrimonializzare la società controllata all’80 per cento del Tesoro?

LE IDEE POCO CHIARE DEL GOVERNO

Si spera che i dibattiti sui media, come quelli di Francesco Giavazzi, Alberto Quadrio Curzio e Giulio Sapelli si facciano presto anche nei ministri per chiarire strategie e linee di indirizzo. Anche per una Cassa che non può essere tanto invocata quanto, spesso ingiustamente, molto bistrattata.

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