Il web corre veloce e così anche in Italia è giunta subito la notizia della sparatoria all’aeroporto di Los Angeles, in cui ha perso la vita un agente di sicurezza, colpito a morte da un ventitreenne. Questo tragico episodio potrebbe rappresentare l’ennesimo motivo per riflettere sul senso e sull’utilizzo delle armi.
Phoenix, AZ, USA – Il diritto di armarsi è sancito dal secondo emendamento della Costituzione americana, che recita: «A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed», «Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto». Quindi, parlando in termini di libertà, non si può vietare a nessuno il diritto di prendersi cura di sé, in tutti i modi.
Il sabato mattina, a Downtown Phoenix – il corrispettivo del centro città nelle capitali europee – c’è il mercato. Frutta, verdura, piantine, vestiti, oggetti di ogni tipo. E armi. Insieme ai normali prodotti che vengono venduti in un qualsiasi mercato delle tante città italiane, qui ci sono coltelli e pistole.
A stupire un passante che non è nativo del luogo non è tanto la presenza di questi oggetti in vendita sui banconi, quanto la naturalezza con cui i passanti – tutti, dagli uomini di mezza età alle madri di famiglia – si rapportano con questo tipo di merce. Il discorso che fanno gli americani è semplice: «Le armi servono per autodifesa, senza secondi fini». Ma quando accadono episodi come quello avvenuto all’aeroporto di Los Angeles, viene naturale porsi qualche domanda. Tanto più se non si tratta di un episodio sporadico.
Inoltre, sempre secondo la legge americana, il detentore dell’arma ha il dovere, qualora la portasse con sé, di tenerla a vista e con il colpo non in canna, accortezze che evidentemente non stava osservando l’omicida di Los Angeles, essendo già in precedenza definito da suo padre un soggetto socialmente pericoloso. Dove deve arrivare, quindi, il limite? Se, come diceva Thomas Jefferson, «il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza», in che modo si deve vigilare?
È un dilemma non nuovo, per gli Stati Uniti d’America, quello dell’indecisione tra la tutela della sicurezza personale da un lato e di quella generale dall’altro. La risposta va oltre il potere delle lobby delle armi e si può spiegare solo nella tradizione storica degli americani di avere a che fare con le armi, pronipoti – quali sono – delle avventure del Far West.
Twitter @FraOnorato