Riceviamo e volontieri pubblichiamo
Con il Tuc del Pdl si bastonano in modo feroce gli inquilini e si fanno pagare i proprietari di prime case addirittura di più di quanto prevedeva la già infelice Tasi del governo: complimentoni alle sentinelle antitasse de no’ altri.
LA NORMA PIDIELLINA
Basta leggere il comma 7 dell’articolo 21 della legge di stabilità, così come il Pdl propone di riscriverlo: “I soggetti passivi dell’imposta sono: gli utilizzatori a qualsiasi titolo degli immobili con un’aliquota dell’1,5 per mille, e i proprietari degli stessi con un’ulteriore aliquota dell’1 per mille, con esclusione, per quest’ultima, delle unità immobiliari adibite ad abitazione principale”.
SI ESCLUDE LA PRIMA CASA?
Non serve essere dei filologi per comprendere che l’esclusione prima casa riguarda solo l’1 per mille aggiuntivo che grava sui proprietari in quanto tali, mentre l’1,5 per mille resta dovuto dagli utilizzatori a qualsiasi titolo, quindi tanto gli inquilini quanto i proprietari, quando utilizzano direttamente l’immobile sulla base del titolo di proprietà.
QUALCHE CONFRONTO TECNICO
E d’altro canto perché mai un inquilino che utilizza la casa di un altro dovrebbe pagare la salata componente sui servizi indivisibili, mentre un proprietario che utilizza casa sua no.
E così alla fine un proprietario paga sulla sua abitazione principale addirittura uno 0,5 per mille in più della già iniqua TASI.
CONCLUSIONE POLITICA
Sono anni che i dottor Stranamore del Pdl scrivono norme fiscali con i piedi, giungendo spesso a risultati antitetici a quelli che dichiarano, ma direi che stiamo veramente arrivando a vette di pressappochismo mai raggiunte prima.
Enrico Zanetti
deputato di Scelta Civica