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Ecco la mappa completa di chi sta con Renzi

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Goffredo Pistelli apparso sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi, Italia Oggi.

Quello che si è radunato nell’ultimo fine settimane alla Leopolda di Firenze, per la quarta edizione del Big Bang, è il mondo di Matteo Renzi. Rispetto al gruppo di ragazzetti piddini un po’ arrabbiati che, nel 2010, provarono a immaginare per l’Italia una «prossima fermata», così si intitolava la manifestazione di esordio, sono cambiate molte cose, salvo una: il Rottamatore, cioè il protagonista, il sindaco fiorentino stesso.

Oggi però, dalla parte di Renzi, che sia stata presenti o meno nella suggestiva stazione ferroviaria che vollero i granduchi Lorena, c’è un pezzo d’Italia connotata, dalla fisionomia precisa, con volti e storie delineati.

Gli «amici di Matteo» sono tanti e variegati. Quella che segue è una geografia ragionata del renzismo italiano, fatta da scrittori e semplici militanti, da industriali e deputati, amici storici e da alcuni familiari che contano non poco per il candidato segretario Pd. Magari non frequentano neppure assiduamente il sindaco, ma ne rappresentano efficacemente la sfida politica o comunque, in un modo o nell’altro, ne fanno parte.

Catizzone Pino: classe 1967, sindaco Nichelino (Torino) è stato uno dei primi ex-diessini che in Piemonte ha scelto di stare con Renzi.

Cherubini Lorenzo in arte Jovanotti: nativo di Cortona (Ar) ma cresciuto a Roma, classe 1966, il cantautore è renziano da tempo immemore. «Il più grande spettacolo dopo il Big Bang», si cantava alla Leopolda del 2011, che era appunto intitolata al grande scoppio che dette origina al mondo. E’ stata la colonna sonora anche dell’edizione 2013.

Clementi Francesco: romano, classe 1975, costituzionalista e allievo di Giuliano Amato, fece parte del gruppo di esperti che, nel 2011, Renzi riunì a Palazzo Vecchio. Giovanile impegno prodiano, Clementi fino all’ultimo doveva essere candidato alle politiche di febbraio nella piccola aliquota di parlamentari che Bersani aveva lasciato al suo avversario. Invece rimase fuori. Ha fatto parte del comitato dei saggi di Enrico Letta per le riforme.

Cociancich Roberto: milanese, 52 anni, dirigente dello scoutismo internazionale e per questo amico di lunga data di Renzi che lo ha voluto fra i senatori del Pd.

Comincini Eugenio: 40 anni, sindaco Cernusco Naviglio (Milano), tra i primissimi ad aderire alla causa renziana in Lombardia.

Contu Emanuele: milanese classe 1975, insegnante di Lettere, è responsabile scuola del Pd a Milano. Renziano della prima ora.

Coppola Paolo: 40enne friulano, è professore associato di Informatica all’Università di Udine, città in cui aveva fatto parte della giunta di centrosinistra di Furio Honsel. Vincitore delle parlamentarie del dicembre 2012, è deputato commissione Trasporti.

Cucinelli Brunello: imprenditore umbro, classe 1953, è considerato il «re del cashmere» ma è noto anche per la responsabilità sociale delle sue imprese. Renziano pubblico già dall’anno scorso.

Da Empoli Giuliano: 40 anni, politologo e saggista, già assessore alla Cultura, conobbe Renzi quando questi era in Provincia perché nei suoi libri descriveva l’Italia chiusa ai giovani contro la quale il Rottamatore protestava. Secondo alcuni è più defilato di un tempo. Dirige lo storico Gabinetto Viesseux di Firenze e segue la fondazione Big Bang.

Dallara Gian Paolo: originario della provincia parmigiana, 77 anni, imprenditore a capo dell’azienda omonima di auto sportive, è intervenuto all’ultima Leopolda con un discorso molto apprezzato sul valore del fare impresa. E citando la Festa dell’Amicizia di Palmanova (Ud)

D’Alimonte Roberto: molisano, classe 1947, politologo della Luiss ma prima ancora della Cesare Alfieri di Firenze, grande esperto di flussi elettorali, molto stimato dal sindaco. Era alla sua seconda Leopolda.

Danti Nicola: nato nel 1976, a Pelago (Firenze) ha condiviso con Renzi, che vive nella vicina Pontassieve, i primi passi nel Partito popolare. Oggi è a capo della commissione cultura della Regione Toscana.

De Giorgi Gabriele: romano, classe 1982, ulivista e impegnato con LibertàUguale, l’ala riformista del partito che fa capo a Enrico Morando, De Giorgi ha coordinato con Roberto Reggi (vedi) la campagna delle primarie 2012.

Di Giorgi Rosa Maria: fiorentina, nata nel 1955, senatrice, assessore con Renzi, è ricercatrice del Cnr.

Delrio Graziano: medico di Reggio Emilia, 53 anni, cattolico, è stato sindaco di una delle città più rosse d’Italia. Consigliere ascoltatissimo dal Rottamatore, oggi è ministro per gli Affari regionali.

De Angelis Erasmo: nato a Formia (Latina) ma fiorentino di adozione, è sottosegretario ai Trasporti. Giornalista (ha lavorato al Manifesto), viene da Legambiente.

De Siervo Luigi: fiorentino, 44 anni, dirigente commerciale in Rai, figlio del costituzionalista Ugo, è amico storico e consigliere stimato.

Emiliano Michele: classe 1959, magistrato, è sindaco di Bari. L’anno scorso appoggiava Bersani ma la gestione del partito prima e dopo il voto gli hanno fatto cambiare idea. Ha voluto che Renzi cominciasse la campagna congressuale dalla sua città.

Ermini David: valdarnese di Figline (Fi), classe 1959, ha conosciuto Renzi in provincia è fu amore politico a prima vista, quando nel Pd, specialmente in Toscana, il giovane presidente non era amatissimo. Oggi alla Camera.

Famiglietti Luigi: nato nel 1975, è deputato dell’Irpinia è l’animatore dei comitati renziani di quell’area.

Fanucci Edorardo: 30 anni, già assessore a Montecatini Terme (Pistoia), deputato. Anche lui era al convegno degli amministratori locali del giugno 2012.

Faraone Davide: coetaneo del sindaco, palermitano, già consigliere comunale, era alla Leopolda del 2011, col gruppo dirigente renziano. Dopo aver perso le primarie per la candidatura a Palermo, nella primavera dello scorso anno, non senza polemiche col partito cittadino, Faraone ha vinto le parlamentarie e oggi siede alla Camera.

Farinetti Oscar: nato nel 1954 ad Alba (Cn), ha lavorato col padre a costruire la catena di elettrodomestici Unieuro, quella che aveva Tonino Guerra nello spot. Venduto tutto, ha crato Eataly, multinazionale dell’enogastronomia italiana. Leopoldino dal 2011, ha pagato il Pala Isozaki per Renzi nel suo comizio torinese alla primarie 2012.

Ferradini Guido: 40enne, avvocato, fiorentino, fondatore del think tank Officine democratiche, di cui fa parte anche Piero Ichino. Ha contribuito al programma della Leopolda 2012, nella parte che riguarda il lavoro e i diritti civili. È stato l’uomo che ha presentato Gutgeld (vedi) e altri economisti a Renzi.

Ferrandelli Fabrizio: palermitano, 1980, già dipietrista, ha vinto le primarie del Pd lo scorso anno (contro Faraone e Rita Borsellino) ma è stato sconfitto da Leoluca Orlando. Oggi renziano convinto.

Fregolent Elena: classe 1972, torinese, deputato dopo aver vinto le parlamentarie del dicembre scorso.

Fresco Paolo: milanese (1933), ma cresciuto a Genova, carriera negli States dove è stato ai vertici di General Electric e poi ad del gruppo Fiat. Dal suo buen retiro di Fiesole (Firenze) apprezza da tempo Renzi e lo ha finanziato, insieme alla consorte, con 50mila euro.

Funiciello Antonio: campano, nato nel 1976, piddino riformista con LibertàUguale, oggi in segretaria nazionale come responsabile comunicazione del Pd. Autore già nel 2012 di un saggio fondamentale sulla resistenza al ricambio generazionale da parte del «patto di sindacato» che ha governato sin qui Largo del Nazareno: A vita, edito da Donzelli.

Gariglio Davide: torinese del 1967, è avvocato e consigliere regionale Torino. Nel 1990 era consigliere circoscrizionale della Dc e membro del movimento giovanile, quindi ha seguito tutte le trasformazioni dell’ex-Scudo crociato: Ppi, Margherita e quindi Pd. A Torino è stato tra i primi piddini a scegliere Renzi nel 2012.

Gelli Federico: 50 anni, pisano, medico e dirigente sanitario. Scout e aclista, è stato vicepresidente della giunta toscana. Deputato, da febbraio, dopo esser passato dalle parlamentarie.

Gentiloni Silveri Paolo: romano 59 anni, giovanili trascorsi nella sinistra radicale (Pdup) malgrado le ascendenze familiari (con Vincenzo Ottorino, l’uomo del Patto Gentiloni). Successivamente è passato aLegambiente, dirigendo Nuova ecologia, quindi è diventato amico di Francesco Rutelli, nella sua fase Verdi arcobaleno, fino a diventarne portavoce al Campidoglio. Parlamentare della Margherita nel 2001, incrociò Renzi nella fase rutelliana di quest’ultimo. Fu ministro della Comunicazioni nel Prodi II, oggi è deputato del Pd.

Ghisolfi Guido: da Tortona (Alessandria), classe 1956, è alla testa del gruppo chimico Mossi& Ghisolfi, con sedi in tutto il mondo e 1,5 miliardi di fatturato. Estimatore, tanto d’aver donato con la moglie 100mila euro alla campagna renziana 2012, Ghisolfi è un renziano della prima ora: era sul palco della Leopolda nel 2011. C’è tornato sabato scorso.

Giachetti Roberto: romano, 52 anni, già militante radicale e dei Verdi ed è stato capo di gabinetto di Rutelli, sindaco di Roma. Passato anche lui alla Margherita, più volte deputato, è renziano originario e punta di diamante del sindaco per il maggioritario. Espertissimo di regolamenti parlamentari, è vicepresidente della Camera.

Givone Sergio: piemontese, classe 1944, apprezzato filosofo, insegna Estetica a Firenze. Un anno fa Renzi l’ha chiamato in giunta comunale come assessore alla Cultura. Nome di alto profilo per rimpiazzare Da Empoli (vedi), bersagliato di critiche.

Gori Giorgio: bergamasco, 53 anni, inizi come giornalista poi folgorato sulla via di Cologno Monzese (Mi), dove fa una carriera folgorante nelle tv di Silvio Berlusconi, fino a dirigerne l’ammiraglia, Canale 5. Produttore in proprio con Magnolia, alla Leopolda 2011 è rimasto folgorato dal sindaco, diventandone strettissimo collaboratore. Battuto alle parlamentarie di Bergamo, si dice che sia oggi in freddo con Renzi, ma alla Leopolda 2013, non è mancato.

Guasticchi Marco Vinicio: di Umbertide (Pg) dove è nato nel 1962, bancario, è presidente della Provincia perugina. Assurto alle cronache per la sua strenua battaglia contro i bersaniani che, nel settembre scorso, l’avevano escluso dalla Festa democratica regionale.

Guerini Lorenzo: lodigiano, classe 1966, sindaco apprezzato della sua città, è stato uno dei primi amministratori lombardi del Pd a schierarsi col Rottamatore. Deputato via parlamentarie, ha rappresentato i renziani nel comitato incaricato di scrivere le regole del prossimo congresso.

Guerra Andrea: 48 anni, milanese, laureato in Economia alla Sapienza, quindi a.d. del gruppo Merloni. Dal 2004 guida da amministratore il gruppo Luxottica di Leonardo Del Vecchio. La sua, sabato scorso, è stata una new entry.

Gutgeld Yoram: israeliano di Tel Aviv, dove è nato nel 1959, è anche cittadino italiano. Consulente di McKinsey, è considerato l’esperto economico di Renzi, che l’ha voluto al Senato. Il suo recente documento, in materia di politica economica, non è stato giudicato da molti liberisti renziani abbastanza convincente.

Leonelli Giacomo: nato nel 1979 ad Assisi (Perugia), avvocato, è presidente del consiglio provinciale di Perugia. Renziano degli inizi, uno degli artefici, col presidente della giunta Guasticchi (vedi) dell’ottimo risultato delle primarie 2012 al primo turno in Umbria.

Landini Agnese: 37 anni, fiorentina, moglie di Renzi. Insegnante di lettere precaria (ha partecipato anche all’ultimo concorsone), ha dato al Rottamatore tre figli. Donna apprezzatissima per la discrezione e il low profile.

Lotti Luca: empolese, 29 anni, laurea in Scienze dell’amministrazione, già nello staff renziano ai tempi della presidenza provinciale, Lotti è uno degli intimi renziani. Assieme a Carrai (vedi) e pochi altri, uno che il sindaco ascolta fino in fondo. Deputato, è responsabile enti locali PD nella segreteria di Guglielmo Epifani.

Magorno Ernesto: classe 1961, cosentino, provine dall’Azione cattolica, dalla quale è entrato nei Ds. Sindaco di Diamente (Cs) è entrato in lista e poi alla Camera, grazie alle parlamentarie.

Manes Vincenzo: 53 anni, carriera nella finanza negli anni ’90 col supporto dei fratelli Magnoni, imprenditore-filantropo (editore di Vita e anima di Fondazione Dynamo che sostiene l’infanzia), Manes è il patron della multinazionale fiorentini KM Europa Metalli (ex-Orlando). Renziano della prima ora, finanziatore personale con 50mila euro.

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