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Obama, Iran e Ucraina. La rassegna stampa estera

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SIRIA REMEMBER? Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha annunciato che il 22 gennaio, a Ginevra, si terrà una conferenza di pace sulla Siria. Non si conoscono ancora i Paesi che vi prenderanno parte (Reuters).

UCRAINA Manifestazioni a sostegno dell’accordo di libero scambio con l’Unione europea congelato dal governo di Kiev. Tensione e scontri con la polizia mentre la leader dell’opposizione Yulia Timoshenko annuncia uno sciopero della fame per spingere il presidente Yanukovich a sottoscrivere l’intesa (Financial TimesCorriere).

OBAMA REMEMBER? Secondo un sondaggio della Cnn la maggioranza degli americani non si fida più del presidente Barack Obama e della sua capacità di governare. I dati sono stati raccolti prima dell’intesa siglata con l’Iran sul nucleare.
Obamacare Il calo di consensi è quindi legato al caos sulla riforma sanitaria. E proprio su questo punto Paul Krugman scrive sul New York Times: «Presto l’Obamacare diventerà Bengasi». Ricordando l’ossessionante battaglia, inutile, che i Repubblicani condussero sulla vicenda Libia.

IRAN Nel frattempo il presidente americano è ancora alle prese con le reazioni all’accordo sul nucleare. L’ex presidente iraniano Rafsanjani è certo che entro l’anno verrà raggiunta un’intesa complessiva (Ft). Si stabilizzano i prezzi del petrolio (Reuters) mentre Obama lavora per evitare che il congresso approvi nuove sanzioni per il governo di Teheran (Wall Street Journal). Daniele Raineri sul Foglio: «Provvisorio? L’accordo con l’Iran ha già effetti (su Israele e sui siriani)».

AFGHANISTAN Continua il braccio di ferro tra gli Usa e Karzai sull’accordo bilaterale di sicurezza (NytBbc).

ABLYAZOV REMEMBER? La trasmissione Report torna ad occuparsi del caso dell’espulsione dall’Italia della moglie e della figlia del dissidente kazako. E parla di un ruolo decisivo dell’Eni. Proprio su questo dossier, scrive Linkiesta, si giocherebbe il futuro di Paolo Scaroni.



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