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Pd e Pdl, gossip a confronto

Se il Pd è andato ad infoiarsi in una guerra di acquisti di voti di extracomunitari per accaparrarsi il titolo di capo del partito postcomunista pensando che esso combaci, automaticamente e presto, con la premiership nel paese, il cartello concorrente non propone certo spettacoli interni edificanti.

Le baruffe nel centro-destra ingrassano i produttori di gossip, offrono spettacoli poco decorosi che coinvolgono ministri, sottoministri, dirigenti di antico e più recente pelo, consiglieri nazionali precettati per il 16 novembre da Berlusconi perché smettano di dare scandalo e si decidano o a tenersi uniti consensualmente, o a separarsi civilmente. Tanto più che è già programmata, per l’indomani, una convention per varare un Manifesto della rinascita promosso da Officina Italia di Giulio Tremonti; mentre i Fratelli d’Italia di La Russa e C. si agitano per rilanciare una destra vera, non nostalgica ma volitiva e, tuttavia, disponibile a far fronte comune contro la sinistra ricca e indecentemente rissosa.

Va comunque ricordato che, a differenza della guerra fratricida senza sosta in casa Pd, nelle varie case di centro-destra si tenta di ragionare. Sì, certo, l’assillo principale è il rischio di decadenza di Berlusconi da senatore, ma il suo carisma non lo abbattono né Grasso, né Zanda, né Lanzillotta, né Stefano, né Della Vedova e neppure i cameragni di Grillo. Però, nel Pdl-Forza Italia-colombe-falchi e quant’altro, si discute di difendere le larghe intese (cioè la stabilità voluta sia da chi lavora che dai mercati internazionali); di equità fiscale; di punti di discussione sulla forma-partito; di modalità democratiche da recuperare; di riforme elettorali e giudiziarie vere anche se dispiacciano a magistratura democratica, anch’essa in totale caos di orientamento e di posizionamento.

E ciò sta a dire che, almeno per carità di patria, ove ci si astragga dalle contese personali e dai piagnistei strumentali, qualcuno c’è a sforzarsi ad inclinare verso una politica più pensata e meno rissosa. Con benefici riverberabili anche in campo avverso.



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