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Russia-Egitto-USA: amici, nemici, conoscenti

Era il 1972 quando la storica alleanza tra Egitto e URSS iniziava ad incrinarsi. L’allora presidente Anwar al-Sadat, con l’intento di vendicare la sconfitta del 1967, decise di capovolgere il sistema delle alleanze allontanandosi dalla sfera sovietica. Mentre ordinava il ritiro di consiglieri militari russi per rispondere al rifiuto sovietico di accrescere le forniture d’armi all’Egitto, intraprendeva contemporaneamente relazioni segrete con la diplomazia USA.

È il 2013 e la situazione si ripropone in termini inversi. L’Egitto prospetta infatti un accordo commerciale di forniture militari con la Russia. Un accordo che ammonterebbe a circa 2 miliardi di dollari e che apparentemente sembra sostituire il parziale blocco dei finanziamenti USA intervenuto nel mese di ottobre in risposta alla destituzione di Morsi da parte dei militari.

Tuttavia, a detta del Ministro degli esteri egiziano, Nabil Fahmy, questo riavvicinamento non mira a rimpiazzare alcun alleato. “Miriamo ad una cooperazione con la Russia in diversi ambiti, perché la Russia è un importante attore nell’arena internazionale”, queste le parole del Ministro  durante la conferenza stampa organizzata a conclusione dell’incontro tra la delegazione russa e l’Egitto svoltasi giovedì a Il Cairo.

Il Ministro degli esteri russo non ha fornito dettagli sui contenuti dell’accordo, pur confermando l’avvenuto incontro. Mikhail Zavaly, un alto funzionario dell’agenzia russa Rosoboronexport, addetta all’importazione ed esportazione di materiale militare, ha confermato che la Russia è intenzionata a vendere all’Egitto moderni elicotteri, equipaggiamento aereo per la difesa e a provvedere alla modernizzare degli equipaggiamenti forniti in precedenza. Ancora più in dettaglio le informazioni del quotidiano russo Vedomosti, secondo il quale i negoziati riguarderebbero la vendita di caccia MiG-29M/M2, di sistemi di difesa aerea a corto raggio e di missili anticarro Kornet.

In relazione ai rapporti con gli Stati Uniti, molti esperti credono che questo riavvicinamento tra Russia ed Egitto non determinerà un raffreddamento delle relazioni transatlantiche. Secondo Gehad Auda, professore di scienze politiche alla Helwan University e alla British University del Cairo, “oggigiorno gli interessi russi e americani possono coesistere, differentemente da quanto avveniva nel periodo della Guerra Fredda”.

Sembra però innegabile il fatto che gli Stati Uniti stiano portando avanti una politica del disimpegno o del “ridisegno” dei propri interessi. E a tale dinamica si sta ora associando e rinforzando la volontà russa di estendere la propria influenza nel Mediterraneo e in Medio Oriente.

L’Egitto ha invece bisogno di rivitalizzare la propria economia e per fare questo avrà bisogno del supporto esterno. Un supporto che potrà arrivare dall’Arabia Saudita, il principale finanziatore che con molta probabilità asseconderà i piani egiziani di acquisto del materiale militare russo.



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