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Urge abolire subito le Province

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Che fine devono fare le Province? Sono ormai quindici anni che il tema emerge nel dibattito politico senza, tuttavia, arrivare aduna conclusione definitiva. Il paradosso sta proprio nel nostro sistema federalista “a tre punte” che non esiste in nessun altro Paese europeo. La modifica del titolo V della Costituzione alla fine ha posto infatti sullo stesso piano regioni, province e comuni senza che tra di essi esista un vincolo, se non gerarchico, almeno di coordinamento.

I COSTI TAGLIABILI

Oggi la semplificazione è obbligata e la cancellazione delle province è necessaria per abbattere non solo il costo diretto degli organi politici, oltre 32 milioni di euro, ma anche per evitare la duplicazione amministrativa essendo di fatto fallita l’idea di fare della provincia l’organo a cui affidare i servizi a rete e le funzioni troppo complesse per essere gestite a livello comunale. Ma le resistenze hanno vinto.

IL PROGETTO DELRIO

Il disegno di legge messo a punto dal ministro Delrio non è certo il massimo auspicabile, perché rischia di moltiplicare i nuovi enti intermedi e dare poteri amministrativi alle Regioni senza razionalizzare e tagliare gli uffici periferici dello Stato, tuttavia un suo affossamento oggi significherebbe bloccare qualsiasi riforma.

LE RESISTENTE DELETERIE

Se si è arrivati a questo punto infatti è per la resistenza opposta per anni da province e comuni alla razionalizzazione delle funzioni e alla riduzione degli enti. Voglio ricordare infatti che in questi anni ogni tentativo di cambiamento è stato bocciato, ad esempio bloccando per due legislature con il codice delle autonomie, oppure respingendo il piano sull’accorpamento e la riduzione delle province realizzato dal governo Monti.

URGE RIFORMA

La riforma a questo punto è necessaria e quanto mai urgente. Non solo per un risparmio della spesa pubblica ma anche per evitare i costi indiretti che gravano su cittadini e imprese a causa della pluralità di passaggi burocratici, necessari per ogni decisione.

AGIRE ORA E SUBITO

Non è il tempo di fare passi indietro o proporre ulteriori riflessioni. Ma di agire senza guardare alle rendite di posizione, per cercare di ricreare un rapporto sempre più funzionale tra i cittadini e la politica.

Linda Lanzillotta, Vice presidente del Senato

www.lindalanzillotta.it

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