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Vi svelo perché non c’è storia alle primarie del Pd: Renzi vincerà in surplace

Sarà Matteo Renzi il prossimo segretario del Partito Democratico. Il perché è semplice: a un mese e mezzo di distanza dalle elezioni è il candidato più conosciuto e ritenuto più credibile non solo dagli elettori più sicuri alle primarie, ma anche dagli incerti.

Chi sa quando saranno le primarie?

Nell’ultimo report sulle primarie del Partito Democratico sono stati coinvolti un campione di 2000 cittadini rappresentativi della popolazione italiana e ulteriori 300 soggetti intenzionati a partecipare alle primarie dell’8 dicembre. È ancora presto per fare una stima definitiva dell’impatto che le elezioni del segretario del maggior partito di centro sinistra avranno sui cittadini, ma tra coloro che son stati coinvolti solo il 21% è a conoscenza del mese in cui le primarie avverranno e di questi solo il 14% conosce anche il giorno (8 Dicembre 2013). Le campagne dei singoli candidati (Gianni Pittella, Pippo Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi), presumibilmente, si intensificheranno nelle prossime settimane, e l’attenzione dei media ne aumenterà l’attenzione da parte dei cittadini, ma non è detto che questo possa portare i singoli candidati a superare il vantaggio che già in questi giorni Matteo Renzi può vantare in modo più che evidente.

Partenza in vantaggio

Il mese e mezzo di distanza dalle elezioni potrebbe non essere sufficiente per coprire il gap che separa Matteo Renzi da tutti gli altri candidati alle primarie. Nelle nostre rilevazioni sopra si può osservare, infatti, che il Rottamatore è non solo il candidato più conosciuto, ma anche quello ritenuto più credibile sia dagli elettori sicuri sia da quelli solo probabili. Lo seguono subito dopo Ganni Cuperto e Pippo Civati ritenuti, tra gli elettori sicuri, più conosciuti e credibili di Renzi, ma potrebbe non essere sufficiente contare sugli elettori sicuri.
Se anche gli incerti – quegli elettori che negli ultimi anni, alle elezioni, fanno la differenza – sono convinti che Matteo Renzi sia l’unico candidato credibile per la segreteria del Pd, lo scarto per gli altri tre candidati potrebbe essere ormai incolmabile.


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