La Cina ha celebrato il primo anniversario dell’internazionalizzazione del proprio sistema di navigazione satellitare con l’annuncio di miglioramenti e del lancio di 14 nuovi satelliti entro il 2020, così da avere una copertura globale.
IL GPS CINESE
Operativo da dicembre 2011, sebbene una versione preliminare fosse già in uso dal 2003, Beidou mira a fare concorrenza allo statunitense Global Positioning System (Gps) e al russo Glonass. Inizialmente limitato a usi militari e governativi per la Repubblica popolare, dallo scorso anno serve la regione dell’Asia e del Pacifico.
SICUREZZA NAZIONALE
“La costruzione della rete di Beidou sarà usata per questioni di sicurezza nazionale, compresa quella economica e sociale”, ha detto in conferenza stampa il direttore dell’Ufficio per la navigazione satellitare, Ran Chengqi, secondo cui si tratta di un’importante infrastruttura che combina usi civili e militari. Il sistema, ha aggiunto citato dall’agenzia ufficiale Xinhua, offrirà tuttavia servizi al mondo intero, “gratis”.
I SATELLITI IN ORBITA
Dal 2000 sono stati posti in orbita 16 satelliti. I nuovi lanci inizieranno dal prossimo anno. I piani per sviluppare al meglio il sistema prevedono inoltre che la vita media dei satelliti, oggi di otto anni, passi a 15. Entro i prossimi sei anni il sistema diventerà così più preciso. Il margine d’errore ora attorno ai 5 metri sarà ridotto, secondo le previsioni, ad alcuni centimetri.
Dell’espansione asiatica fanno parte la costruzione di una stazione Beidou in Pakistan, annunciata lo scorso marzo, e la sigla di un accordo da 317 milioni di dollari per un sistema di rilevamento in Thailandia che si appoggi proprio al sistema cinese. Un’intesa simile a quella raggiunta a fine aprile con il Laos per monitorare la lotta contro le coltivazioni di oppio. Tra gli Stati interessati al sistema figura infine il Brunei.
LO SVILUPPO DEL 4G
Come ricorda ZD Net, lo sviluppo del 4G oltre Muraglia farà da volano ai servizi di posizionamento che sfruttano Beidou. “Un sistema d’informazione moderno ha bisogno di tre componenti: sistemi di navigazione per fornire orari e posizione, sistemi di comunicazione per trasferire informazioni e sistemi per processare i dati”, ha spiegato alla Xinhua, il numero uno di Beidou, Li Changjiang. Affermazioni che sono in scia con le licenze 4G recentemente assegnate ai tre principali operatori cinesi.
GLI USI MILITARI
Benefici civili sì, ma anche militari. Fonti dell’esercito citate dalla stampa ufficiale, e riprese da Reuters, sostengono che lo sviluppo di Beidou sia più importante delle missioni sulla Luna e dell’invio di uomini nello spazio. Gli usi militari, scrive il China Daily, occuperanno il 40 per cento delle applicazioni del sistema.