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Quanti sono e quanto costano i Commissari straordinari

La figura e il ruolo del “commissario” nelle sue varie accezioni è presente in misura eccezionale nella cultura giuridica, politica e amministrativa italiana, e persino nel lessico popolare nazionale. Il ruolo che qui interessa è quello del commissario straordinario di nomina governativa, talvolta nominato anche da altri enti di governo (ad esempio, le regioni) o da organi di rilievo istituzionale (la magistratura). Il fenomeno è rilevante sia per la sua entità in termini di funzionari coinvolti, sia per le implicazioni sul funzionamento della macchina statale.

In sintesi, il commissario è un istituto che dovrebbe avere un ruolo sostitutivo o di vicariamento di un regolare funzionario in caso di necessità. Il termine “commissario” è chiaro: dal verbo latino cum+mittere, “mettere con, mettere insieme, far combaciare, risolvere un problema, concludere un lavoro, commettere”, da cui comissus, “funzionario che provvede”.

In termini numerici, i commissari governativi in Italia sono migliaia. L’anomalia della presenza e dell’utilizzo dei commissari nello Stato italiano è stata rilevata da tempo. Notava Sabino Cassese: “I commissari straordinari sono il sintomo del problema, della malattia. Si ricorre a loro, sempre di più, perché l’amministrazione ordinaria non funziona” (citato da Maurizio Tortorella su “Panorama” il 14/05/2012).

QUANTI SONO E QUANTO COSTANO
Il numero dei commissari è sconosciuto: le stime vanno da qualche migliaio a 10.000 (secondo “Il Sole 24 Ore”, citato da Radio Radicale, vedi:www.radioradicale.it/emergenza-legalita-stato-demergenza-protezione-civi…), di cui circa il 70% nel Mezzogiorno (e con un numero molto alto in Sicilia in quanto, come regione a statuto speciale, gode di propri autonomi poteri di nomina). Questa stima va però ridimensionata in termini di numero di persone perché in certi settori, come la gestione delle grandi crisi aziendali con la nomina dei commissari su indicazione del ministro per lo sviluppo economico, sono frequenti non solo gli incarichi ripetuti ma quelli multipli.

D’altronde, neanche la Corte dei Conti o il Consiglio di Stato sono riusciti a stabilire un elenco completo, anche perché – pare – non sempre i decreti di nomina e quelli di rinnovo sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Nel 2010, la Protezione Civile rese noto che le gestioni commissariali in atto a seguito di dichiarazione di stato d’emergenza o di “grande evento” erano 81. Una valutazione dei radicali stima che, dal 2001, sia stata approvata circa 1 ordinanza a settimana per situazioni di emergenza; e negli ultimi anni circa 1,5 provvedimenti per ogni Consiglio dei ministri.

La valutazione dei costi dei/per i commissari è estremamente difficile in quanto le spese sono ripartite fra i diversi settori di intervento o afferenti direttamente al governo. Alcune stime, limitate ai costi del personale e non a quelli relativi all’intervento, sono di 1 miliardo di Euro/anno.

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