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Chi è Mary Barra, la nuova Ceo di General Motors

La vicenda di Mary Barra è una tipica american story: una donna preparata che, dopo avere iniziato la sua carriera dal basso, diventa dirigente di una grande multinazionale. In questo caso la General Motors (Gm) dopo 33 anni di lavoro, impegno e dedizione, ha nominato Barra nuovo amministratore delegato.

LA PRIMA DONNA CEO
Di origine finlandese, classe 1961, Barra è stata fino ad ora vicepresidente allo Sviluppo di prodotti globali della Gm della divisione acquisti e fornitori. È stata membro del Comitato esecutivo di operazione della compagnia e dell’organismo di supervisione di Adam Opel AG. Fino al 2011 è stata vicepresidente delle Risorse umane. Ora è la prima donna ad occupare l’incarico di Ceo della multinazionale automobilistica.

UNA VITA IN AZIENDA
C’è chi è pronto a giurare che il suo nuovo incarico non sia un colpo di fortuna. Barra fa parte dell’azienda da quando aveva 19 anni. Ha lavorato per 33 anni consecutivi in quasi tutti i dipartimenti: produzione, ingegneria e fabbricazione. Ha piena conoscenza del funzionamento della compagnia a tutti i livelli.

UN LEGAME DI FAMIGLIA
Il legame con la Gm è di famiglia. Il padre di Barra è stato operaio della Pontiac per 39 anni e lei ricorda quando i concessionari coprivano le finestre con la carta per nascondere i nuovi modelli di auto e come le persone seguivano con interesse le presentazioni.

SPENDING REVIEW
Secondo il Wall Street Journal, Barra ha un carattere tranquillo e affabile, che contrasta con quello del suo predecessore Bob Lutz. Il nuovo Ceo di Gm ha saputo gestire con oculatezza l’area di affari di ingegneria, dove ha fatto un vero lavoro di spending review: ha ridotto da tre a uno il numero di manager dell’area di programmi, inducendo designer e fornitori a ridurre i costi.

IL RISCATTO DI OBAMA
L’annuncio di Barra come nuovo amministratore delegato della General Motors è stato fatto ieri, a poche ore dalla vendita dell’ultimo pacchetto di azioni della compagnia da parte del Tesoro americano. Il governo di Obama ha riscattato dal fallimento la Gm nel 2009, acquistando il 61 per cento del capitale in cambio di un investimento di 49mila e 500 milioni di dollari. Jack Lew, il segretario del Tesoro americano, ha reso pubblico il recupero di 39mila milioni di dollari e l’uscita di scena dell’amministrazione dello Stato.

SENZA QUOTE ROSA
Il presidente di Gm, Dan Akerson, ha annunciato il suo ritiro. Akerson è stato alla guida della Gm dal 2010. Arrivato nel 2009 come rappresentante del Tesoro americano, è riuscito a fare tornare i conti. “Mary è stata eletta per il suo talento, non in quanto donna”, ha assicurato Akerson dopo l’annuncio. Theodore Solso, invece, sarà il nuovo presidente del Consiglio di direzione della Gm e Dan Ammann sarà il direttore finanziario fino a febbraio del 2014, quando si renderà pubblico il bilancio dell’anno 2013. Mark Reuss sostituirà Barra nella vicepresidenza allo Sviluppo di prodotti globali.

LA NUOVA SFIDA
Per il WSJ, nel 2010 la divisione di prodotti di GM ha lavorato al disegno di trenta auto e camion diversi, da vendere in tutto il mondo.



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