Abbiamo apprezzato le parole di chiarimento del Commissario AGCOM Antonio Martusciello rilasciate questa mattina a Formiche.net in merito al regolamento sul diritto d’autore online. Quello che ci appare di particolare rilievo è l’aver fugato tutti i dubbi che erano stati sollevati su possibili rischi di censure operate dall’AGCom ai danni della libertà di espressione online. Del resto le contestazioni principali che erano state mosse avverso la delibera erano principalmente relative ad una paventata compressione dei diritti di libertà, cosa che AGCOM stessa precisa in piu’ punti del regolamento – di non potere e di non volere in nessun caso attuare.
E sulla scia delle molte notizie che sono emerse negli ultimi giorni abbiamo anche appreso con piacere che l’Autorità delle Comunicazioni ha perfezionato il regolamento seguendo i preziosi consigli della Commissione Europea. I più critici hanno parlato di ‘bocciatura’ ma a noi piace pensare che ci sia stato un adeguamento dell’AGCOM ai rilievi mossi dalla Commissione. Ci conforta in questo il raffronto dei testi del regolamento prima e dopo la consultazione. Non sono poche le migliorie apportate e di questo ce ne rallegriamo. E con noi anche l’Ambasciata degli Stati Uniti non ha mancato di esprimere il suo appoggio alla delibera.
E’ chiaro e va da sé che un regolamento come questo, per quanto migliorato nella presente versione, rimane suscettibile di aggiornamenti necessari per adeguarlo alle mutate esigenze che dovessero emergere, magari in un quadro normativo diverso da quello attuale. Il tanto auspicato intervento del Parlamento risulterà per questo molto più’ che benvenuto ma quando e se arriverà. Sicuri segni ci dicono che non arriverà presto: ci sono discordanze politiche non colmabili su tematiche affini (i.e. la webtax) perfino all’interno di un medesimo partito oggi al Governo. Non è facile immaginare un intervento di riforma del diritto d’autore nel panorama politico attuale.
Nel frattempo perciò non possiamo che constatare di essere arrivati al punto piu’ alto mai raggiunto in termini di equo contemperamento di interessi contrapposti: quello dei detentori dei diritti e quello degli utenti della rete. Tuttavia sono in molti a temere che la parte piu’ importante del regolamento, ossia quella relativa allo sviluppo dell’offerta legale, sia passata ancora una volta sotto traccia per via della cortina fumogena alzata pretestuosamente sui media, nella parte relativa alla pirateria online. Speriamo che la vis polemica di pochi non impedisca e non ritardi la naturale evoluzione di questo regolamento e soprattutto l’operatività del comitato che seguirà i progetti di sviluppo dell’offerta legale di contenuti online nel nostro Paese.
Promotore de L’Osservatorio della Rete
