È arrivato l’ultimo treno normativo dell’anno. Quello che comunemente viene chiamato Milleproroghe, un decreto legge del Consiglio dei ministri per prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell’anno in corso, è diventato quest’anno con l’esecutivo Letta un provvedimento “snello e con poche norme”, un “Milleproroghe light”. Soprattutto perché deve riparare al guazzabuglio di interventi contenuti nel decreto “Salva-Roma”, stoppato dal Colle. “Anche questa vicenda – ha commentato Enrico Letta nel corso della conferenza stampa – dimostra in modo ancora più evidente come sia essenziale riformare il processo legislativo. E’ uno stimolo in più per fare le riforme nel 2014”.
Il Salva-Roma
Non potevano mancare le norme non rinviabili dell’ex “Salva Roma”, tra cui quella che ha permesso al Campidoglio guidato da Ignazio Marino di redigere il bilancio: 400 i milioni stanziati per evitare il default di Roma Capitale.
Affitti d’oro
In arrivo anche la norma che consente di superare il pasticciaccio degli “affitti d’oro” pagati da Camera e Senato per l’uso di alcuni palazzi nel centro storico. Viene reintrodotta la norma che consente di recedere dagli affitti stipulati anche in mancanza della clausola di rescissione.
I fondi europei
Il Consiglio dei ministri, ha poi precisato il premier, oltre al decreto proroghe di fine anno ha affrontato “la ripartizione dei fondi strutturali europei che rischiavano di non essere utilizzati per l’esercizio 2007-2013”. Si tratta di una riallocazione di fondi, ha sottolineato, per 6 miliardi e 200 milioni. Ecco la ripartizione dei fondi nell’informativa curata dal ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia.