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Ecco come lo smog colpisce Shanghai

Shanghai – Il livello di concentrazione delle polveri fini nell’aria di Shanghai ha superato questa mattina quota 500 microgrammi al metro cubo. Per dare un metro di valutazione, la concentrazione secondo gli standard dell’Unione europea dovrebbe essere di 25, entro i cinquanta si ritiene ancora buono.

Sul flusso Twitter del consolato statunitense che dà conto del monitoraggio dell’aria nella città del fiume Huangpu la scritta “pericoloso” in caso di esposizione per 24 ore compariva accanto ai livelli di smog. Anche il dato dello Shanghai Environmental Monitoring Center è restato per tutta la mattinata sopra i 400. Ma lo smog è anche visibile. Guardando fuori dalla finestra i palazzi sono lentamente scomparsi sotto una coltre di nebbia. Il cielo già dalla mattina era color latte.

Azzardandosi a fare una passeggiata si sente in bocca un sapore acre. I negozietti attorno al compound hanno venduto tutte mascherine. La situazione è insolita, ripete chi vive a Shanghai da tempo. Sarà il caldo. Oggi il termometro ha segnato 15 gradi, per domani ne sono previsti 20. Sarà che non piove da un po’ di tempo e non c’è stata possibilità di ripulire l’aria. Su internet circolano foto del Bund, il lungofiume della città e dell’area del Pudong circondate da una nebbiolina tra il giallognolo, il grigio e il beige. Smog mischiato a umidità.

L’aeroporto internazionale di Pudog ha comunicato di aver cancellato quasi tutti i voli in arrivo, almeno altri 50 sono stati deviati. Le previsioni dicono che la situazione dovrebbe restare immutata sino a lunedì, quando arriverà il freddo. Intanto, ricorda il South China Morning Post , il vento arrivato sulla regione del Delta dello Yangtze è stato troppo debole per spazzare via l’inquinamento verso il mare, al contrario ha portato con sé altre polveri.

In questa situazione l’autorità per la tutela dell’ambiente di Shanghai ha deciso di rivedere la soglia di allarme. Se prima lo stato di allerta era dichiarato concluso quando le particelle raggiungevano una concentrazione pari a 75 microgrammi per metro cubo, ora la soglia è stata portata a 115.

Secondo l’ufficio per la protezione ambientale, gli standard originari erano troppo stretti considerata l’alta presenza di polveri nella regione durante il periodo invernale. Secondo gli esperti i livelli originali potrebbero essere ristabiliti in estate, quando la qualità dell’aria migliora.

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