L’arrivo del nuovo segretario fa volare il Pd mentre il movimento dei Forconi non fa lo stesso con chi ha provato a cavalcarlo, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Lo rivela l’ultimo sondaggio di Lorien Consulting, in collaborazione con Italia Oggi.
Il Partito Democratico cresce di due punti rispetto alla rilevazione del 25 novembre, attestandosi al 33% dei voti. Lo sprint che Matteo Renzi ha impresso alla politica si riflette quindi nelle intenzioni di voto. La coalizione del centro-sinistra supera dopo molto tempo la coalizione di centro-destra dell’1,5%.
Dopo la scissione e il conseguente effetto di massimizzazione dei consensi tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra, la parabola scende e c’è un riequilibrio interno tra le due forze: il nuovo movimento guidato da Angelino Alfano, con il 6,5%, perde un punto a discapito del partito di Berlusconi che invece, con il 20,5%, non riesce a catturare il voto delle proteste. Nonostante il Cavaliere abbia cercato di intercettare il movimento del 9 dicembre chiamandolo “nostra gente”, chi scende oggi in piazza non sembra riconoscersi in Forza italia. E anche l’altro partner dell’alleanza di centro-destra, la Lega nord, non trae benefici dall’ascesa del nuovo segretario Matteo Salvini: perde mezzo punto percentuale, fermandosi al 3,5%.
La forza anti-sistema del movimento dei Forconi porta i suoi protagonisti a indirizzarsi in generale contro la politica, compreso il M5S che cresce solo di mezzo punto percentuale rispetto a novembre. Anche il Vaffa pronunciato da Beppe Grillo a Genova il primo dicembre scorso sembra aver sortito pochi effetti in termini di voto: il totale è del 19% delle preferenze.
Continuano a scendere le forze di centro che passano da 6.5 a 5% in poche settimane.