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TURCHIA, CRISI DI GOVERNO Per tentare di restare al potere, Tayyip Erdogan ha cambiato dieci ministri: oltre ai tre (Interni, Economia e Ambiente) dimissionari, saltano anche i titolari di dicasteri di peso come Giustizia, Trasporti, Famiglia e Affari europei (Hurryiet). Ma nel frattempo è stato rimosso anche il pm Muammer Akkas che ha condotto l’indagine sulla corruzione tra i membri dell’esecutivo più vicini al primo ministro (New York Times). Coinvolto nello scandalo (il recap delle tappe principali sul Post) ci sarebbe anche il figlio di Erdogan (Ft).
