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Fazio e Caltagirone, una lezione dall’assoluzione

Immagino le telefonate a casa Caltagirone o a casa Fazio, tutti amici, ora dopo l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Nel frattempo, in questi anni di vite vissute certi della propria innocenza, eppure abbandonati da cortigiani ossequiosi e invece accompagnati da sguardi di rivalsa, la vita è passata e certo avrà ancora una volta forgiato alla pazienza e alla perseveranza.

Un breve flash è però necessario: allora in Italia molti degli attuali protagonisti politici spingevano follemente la Banca di Italia e i grandi gruppi a accordarsi per ingrandirsi e competere con i colossi del credito europeo e mondiale. La moda del tempo era criticare il Governatore perchè frenava acquisizioni da parte di banche internazionali e non stimolava accorpamenti interni. Fatto sta, che sono molti degli attuali leaders e uomini di governo che dovrebbero almeno per pudore scusarsi per almeno due ragioni.

I colossi di allora, in parte marioli speculatori finanziari venuti allo scoperto sin dallo scandalo Parmalat, poi confermatisi tali con la speculazione e crisi finanziaria i cui cascami subiamo oggi, si sono dimostrati in gran parte ‘bulli’ e ‘furbastri globali’, ben più della vulgata sui ‘quartierini’ nostrani.

Inoltre, molti dei favoriti grandi gruppi di allora oggi sono spariti nel nulla tra fallimenti e crisi strutturali o li hanno semplicemente cancellati e con essi i conti correnti di milioni di cittadini europei e americani.

La prudenza e la lungimiranza di Governatore e imprenditori italiani, allora dimostró ancora una volta di essere frutto di saggezza e capacità d’impresa. Ovviamente, tutto ciò non sarà riconosciuto, nemmeno accennato nei commenti giornalistici alla sentenza di ieri di Milano.

Eppure, a ben vedere e con sacrifici personali ben poco rammendabili, anche in questa felice circostanza la provvidenza ci mostra il suo volto: sempre la verità viene alla luce. Purtroppo la giustizia, che ha visto ieri i sacrificati assolti e vede oggi molti dei carnefici seduti su comode cavalcature, non è di questo mondo, ma la storia non finisce qui.

Prima o poi, gli accusatori di allora dovranno spiegare molte strane coincidenze…



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