Secondo lo studio della compagnia di assicurazioni auto Linear, sono in crescita gli italiani che scelgono la mobilità sostenibile per rispettare l’ambiente.
Sarà che la sensibilità ecologica, specie tra le nuove generazioni, è più spiccata, o che gli italiani cercano tutti i modi per risparmiare sulla polizza Rca, magari confrontando le assicurazioni auto direttamente online per scegliere la più conveniente e contenerne i costi sempre più alti. Qualunque sia il motivo scatenante, comunque, il dato resta lo stesso: è in aumento il numero di coloro che decidono di muoversi in modo ecosostenibile, optando per il car sharing e il car pooling.
Come testimonia il portale del car sharing GuidaMi, infatti, questa idea di mobilità alternativa sta lentamente prendendo piede nelle maggiori città d’Italia in virtù di un sistema che tutela l’ambiente senza venire meno alle esigenze degli utenti e anzi tutelandoli in quanto a comodità, prezzi e servizi. Idem vale per il car pooling, l’autostop organizzato usato soprattutto per viaggi di medio-lunga durata e accolto come una piacevole novità da parte dei cittadini italiani.
Vista la crescente diffusione di queste eco tipologie di viaggio sulle quattro ruote, la compagnia assicurativa Linear, tramite il suo Osservatorio, ha deciso di promuovere una ricerca sul tema: il 42% del campione afferma di essere favorevole alla riduzione dell’uso dell’automobile per limitare l’inquinamento. Questo nonostante l’automobile rimanga il mezzo di trasporto più usato nel nostro Paese, nonostante il caro benzina e la crisi dell’industria automobilistica.
Il 36% del campione intervistato da Linear, poi, propone che si studino nuove leggi per limitare l’utilizzo delle automobili: attualmente, infatti, le uniche misure in questo senso sono quelle adottare dai singoli Comuni, che possono decidere il blocco della auto per un giorno nel caso si riscontri che l’inquinamento atmosferico abbia superato una determinata soglia.
Il 25%, poi, collega la riduzione dell’uso delle automobili alla sicurezza: meno auto in circolazione significherebbero meno incidenti, conseguenza che potrebbe incidere positivamente anche sul costo delle assicurazioni.
Infine, un dato più esiguo ma non meno importante: il 6% del campione afferma di star valutando l’idea di vendere o far rottamare la seconda auto in famiglia.
I dati dimostrano che sempre più italiani sono consapevoli dei sistemi di mobilità alternativa ed ecosostenibile: ben il 70%, infatti, dichiara di conoscere e sapere come funzionano sia il car pooling che il car sharing, contro il 15% che, pur avendo sentito parlare di questi servizi, non sa come funzionano. Il restante 15%, invece, non ne conosce l’esistenza.
Il car sharing, ricordiamo, è un servizio che permette di utilizzare, dietro prenotazione, un’automobile pagando solo per il tempo di utilizzo della stessa. Il car pooling, invece, consiste nel condividere un’automobile privata con un gruppo di persone, dividendo così i costi del trasporto.
Nonostante i dati confortanti, la rivoluzione green è ancora in lenta evoluzione. Solamente il 21% degli italiani, infatti, ha usato i servizi di car sharing o il car pooling: l’11% tra questi, inoltre, li ha utilizzati solo una volta e l’8% solo in qualche occasione. Solo il 2% degli italiani afferma di usare spesso i sistemi di mobilità alternativa, contribuendo quindi alla riduzione dell’inquinamento e risparmiando sui costi di trasporto e mantenimento dell’auto.
In non tutte le città italiane, però, sono presenti servizi di mobilità sostenibile. in questo caso, molti si esprimono favorevolmente verso la possibilità di istituire questo servizio: il 20% dichiara che se ne avesse la possibilità ne usufruirebbe tutti i giorni, il 19% lo utilizzerebbe anche nei viaggi extraurbani e il 41%, in generale, ne farebbe volentieri uso.
Insomma, la situazione dei trasposti ecosostenibili sta cambiando in meglio e l’Italia si appresta ad avvicinarsi ai livelli dei servizi garantiti in molte città europee. L’impegno per raggiungere questo obiettivo deve arrivare sia dalle istituzioni che dai cittadini. È necessario che si diffonda la convinzione che rispettare l’ambiente non sia soltanto un dovere, ma anche un modo per risparmiare e vivere meglio.