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Il chiacchiericcio renziano e l’attapiramento berlusconiano

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BACK TO ITALY In attesa del discorso di fine anno del presidente Giorgio Napolitano (e del controdiscorso in streaming di Beppe Grillo) la politica italiana continua a girare intorno al trio Letta-Renzi-Berlusconi.

Renzi vs Letta Il leader del Pd ribadisce che non è sua intenzione andare ad elezioni anticipate, ma insiste nel chiedere un “cambio di passo” al governo. E il fedelissimo renziano Dario Nardella va all’attacco delle “marchette” contenute nella legge di Stabilità (l’elenco pubblicato sul sito www.darionardella.it).

Qui Berlusconi Il Cavaliere, scrive Ugo Magri sulla Stampa, sarebbe già furioso per le anticipazioni del discorso di Napolitano ricevute da una “talpa”. In ogni caso, secondo il Corriere, nonostante il pressing dei falchi l’ex premier dovrebbe mantenere una linea soft.
L’analisi Su Repubblica Federico Fubini pubblica uno studio di quattro economisti su dati Nielsen: se Berlusconi non fosse mai arrivato a Palazzo Chigi Mediaset avrebbe incassato in spot oltre un miliardo in meno.

Qui Alfano Il leader del Nuovo centrodestra, intervistato da Libero, assicura: «Non torno con Silvio, farò il Silvio».

MIlleproroghe Napolitano ha firmato due distinti decreti con le misure approvate dal governo: in uno saranno contenute quelle necessarie per “salvare” Roma e a sostengo degli enti locali, nell’altro le proroghe (La Stampa).

Lusi do you remember? L’ex tesoriere della Margherita è stato condannato dalla Corte dei Conti: dovrà risarcire 22,8 milioni di euro per danno erariale (Repubblica).



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