Da oggi non chiamatelo più Giornale di Berlusconi. No, non è più aderente alla realtà. Basta scorrere la prima pagina del quotidiano di via Negri che fa capo a Paolo Berlusconi. Certo, zampilla in prima pagina un richiamo alla consueta paginata del lunedì a firma di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia e motore non solo economico del neonato partito ultraberlusconiano. Quest’oggi Brunetta si occupa della riforma della Banca d’Italia: “Una grande occasione sprecata”, titola il quotidiano milanese. Un altro segno del berlusconismo della testata fa capolino in un altro richiamo in prima pagina per un commento dell’intellettuale di destra Marcello Veneziani: “Dagli antichi a Berlusconi. La decadenza ciclico paradosso della storia”.
Ma il Giornale diretto da Alessandro Sallusti è tutto fuorché e solo berlusconiano, oggi. E’ piuttosto forconista visto il titolo di apertura: “Pronta la marcia su Roma”, strilla il quotidiano di via Negri enfatizzando la manifestazione prevista per mercoledì prossimo nella Capitale organizzata da una parte dei Forconi. Forconista e pure un po’ Fratelli d’Italia, dal nome del movimento capitanato da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto che ha ora la possibilità di utilizzare il simbolo di An dopo la decisione della omonima fondazione che ha irritato sia Maurizio Gasparri che Roberto Menia. L’editoriale di apertura del Giornale dedicato alla “marcia su Roma” dei Forconi è infatti affidato a un esponente dei Fratelli d’Italia, Magdi Cristiano Allam, da tempo firma del quotidiano di Sallusti.
Ma alla fiera del ribelissimo non poteva mancare sulla prima pagina del Giornale anche un altro fatto: il nuovo corso anti euro della Lega dopo l’elezione di Matteo Salvini alla segreteria del Carroccio dopo le primarie. “Salvini scatenato contro l’Ue”, strilla il Giornale dopo il congresso della Lega tenuto ieri e le nuove tesi del Carroccio, con un Umberto Bossi non troppo convinto del corso salviniano, anche sulla contestazione della moneta comune europea.
Nella linea smoderata del Giornale non poteva non esserci anche un riferimento affatto critico verso Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. Ed ecco che la foto-notizia sulla prima pagina del quotidiano il Giornale è dedicata a Grillo, senza ironie e antagonismi, anzi. Il comico-politico è utilizzato dal quotidiano milanese per sbertucciare il trionfante segretario del Pd, Matteo Renzi: “Grillo mette al tappeto Renzi”, grida gongolante il quotidiano diretto da Sallusti.
No, non è più, e da tempo, il Giornale di Indro Montanelli, come potrebbe mormorare qualche antico lettore del Giornale. Ma forse non è più, o meglio non è più soltanto, il Giornale del berlusconismo ma anche dello smoderato grillismo forconistica.