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La giustizia e la carità cristiana in “Verità della fede”

La visione razionalista del mondo offerta dallo scientismo contemporaneo porta, come noto, ad individuare come principio di verità esclusivo ciò che si vede, si tocca e si misura. Le scienze positive che spiegano questa “verità” diventano esse stesse una sorta di “dogma incontrovertibile” e passano dall’essere un sapere strumentale a un sapere morale e finalistico. In questo modo termini come etica, amore, solidarietà, equità rischiano di non essere più perseguiti o, addirittura, compresi nel loro vero e pieno senso.

Sicuramente non c’è momento migliore del Natale per ricordare come l’accento sull’amore per il prossimo e il fare agli altri ciò che si vorrebbe fosse fatto a sé sono le basi definitive della verità, della giustizia e della carità cristiana.

Per andare più in profondità di queste affermazioni e riflessioni può essere molto utile la lettura di un libro come Verità della fede. Che cosa credere, e a chi, curato da Gianni T. Battisti, presidente dell’Associazione Internazionale “Tomas Tyn”, uscito in questi giorni per la Casa Editrice Leonardo da Vinci (Roma 2013, pp. 200, € 20,00, acquisti@editriceleonardo.net).

Si tratta di un saggio scritto da cinque qualificati autori nel campo della teologia, della filosofia e della storia come monsignor Antonio Livi, già decano della facoltà di Filosofia della Pontificia università lateranense, il prof. Roberto de Mattei, storico dell’Università Europea di Roma, il teologo dei Frati francescani dell’Immacolata P. Serafino Lanzetta, dal noto domenicano P. Roberto Cavalcoli e dalla giovane studiosa bolognese Francesca Pannuti, di sicuro impatto per chiarire e rinforzare la fede di  molti.

Il volume fornisce i criteri per distinguere le verità da credere con “fede divina e cattolica”, in quanto rivelate da Dio e interpretate dalla Chiesa, dalle opinioni teologiche che – anche quando siano compatibili con il dogma – non sono materia di fede. La tematica è svolta attraverso i seguenti saggi: “Studio epistemologico Interpretazione o ri-formulazione del dogma?”, di Antonio Livi; “Studio storico-dogmatico. Quando e perché il Papa è infallibile”, di Roberto de Mattei; “Saggio teologico-spirituale. Ogni verità deriva dallo Spirito Santo”, di Francesca Pannuti; “Prospettive di dottrina sociale della Chiesa. Verità naturale e rivelazione soprannaturale nell’annuncio del Vangelo della vita”, di Serafino Lanzetta; “Studio ecclesiologico. La dimensione militante dell’evangelizzazione” e “Prospettive di antropologia teologica. La coppia consacrata”, entrambi contributi di Giovanni Cavalcoli.

Principali destinatari del volume sono, naturalmente, studiosi di filosofia e di teologia, catechisti e insegnanti di religione cattolica ma, per il taglio “apologetico” e l’accuratezza delle fonti, esso si raccomanda anche a chiunque, fedele o meno, voglia provare a comprendere nell’attuale “dittatura del relativismo”, le dinamiche di una cultura, come quella occidentale ormai sradicata dal cristianesimo, che ha portato allo sbando il mondo generando una disuguaglianza senza pari nella storia e una società disgregata nel suo sistema di relazioni.


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