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La megalomane ebbrezza di Renzi

Altro che dare una sberla al vicepremier Angelino Alfano, strattonare il compagno di partito e premier Enrico Letta, elencando tre condizioni per sostenere il governo, e mandare messaggi trasversali a Giorgio Napolitano. Certo, ci sono anche questi aspetti nell’intervista odierna di Matteo Renzi alla sempre più renziana Repubblica, Fondatore permettendo. Ma nella mossa mediatica del sindaco di Firenze c’è pure il tentativo di oscurare il Vaffa-Day odierno di Beppe Grillo a Genova.

LE STILETTATE A RAFFICA

Vediamo quello che ha detto un rodomontesco Renzi al quotidiano diretto da Ezio Mauro. Ha prima assestato uno schiaffo alla verifica annunciata dal premier Letta e programmata dopo la sua elezione a segretario, indicando tre condizioni necessarie per continuare a sostenere il governo. Poi ha sfidato con un ultimatum il vicepremier Alfano: “Ha 30 deputati, noi ne abbiamo 300. Se non è d’accordo, sappia che poi si va a votare. Io non ho paura delle elezioni, lui sì”. La sfida dell’ex Rottamatore con queste parole si indirizza direttamente al Quirinale che ha il potere di scioglimento anticipato delle Camere. Una sfida a Giorgio Napolitano a dimettersi?

EBBREZZA A 5 STELLE

Renzi non è ancora segretario del Pd ma ha già l’ebbrezza magalomane, a 5 stelle, del suo predecessore Pierluigi Bersani all’indomani delle elezioni.

Buona fortuna, Largo del Nazareno.



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