La Corte costituzionale ha deciso e ora tocca ai partiti trovare una soluzione, ma ne saranno capaci?
Alcuni spingono per una nuova legge uninominale a due turni o a un turno unico come con il vecchio Mattarellum.
Noi, da sempre proporzionalisti convinti, scegliamo il proporzionale alla tedesca, con sbarramento al 4-5 % con una preferenza, convinti come siamo che corrisponda meglio alla reale composizione del corpo elettorale, alla storia e alla cultura politica dell’Italia.
Se, malauguratamente, prevalesse il maggioritario a due turni alla francese, sarebbe giocoforza ipotizzare la trasformazione del sistema da parlamentare a presidenziale.
Per cambiare la legge elettorale sarà sufficiente una maggioranza parlamentare coesa, per il cambio istituzionale il varo di una pressoché impossibile legge costituzionale.
Siamo allo stallo e per evitare la caduta a picco servirà molto equilibrio e consapevolezza dei rischi gravissimi cui andiamo incontro da parte dell’esigua maggioranza che sostiene il Governo.
Il tempo delle sparate giovanilistiche renziane è finito. Ora se ci sono leader autentici battano un colpo.
Ettore Bonalberti
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