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Monti e Bonino hanno un radicale sogno per i liberali alle Europee

Un asse Monti-Bonino per un fronte liberale ed europeista alle prossime elezioni per il Parlamento di Bruxelles? L’appuntamento elettorale del prossimo maggio (si voterà per le Europee e per le amministrative in oltre quattromila comuni) si avvicina e iniziano le manovre di ricomposizione del quadro politico.

IL FRONTE LIBERALE
Un caso interessante riguarda il fronte liberale, che ieri si è riunito a Roma sotto le insegne dell’Alde (Alleanza Liberaldemocratica per l’Europa), il partito europeo guidato da Guy Verhofstadt, Graham Watson e Olli Rehn, che sta caldeggiando la formazione in Italia di un’aggregazione unica dei liberali e dei riformatori. Alla riunione di ieri, che fa seguito ad un primo incontro di novembre, hanno partecipato i rappresentanti di diversi movimenti e associazioni, tra cui ALI, FARE, LibMov, PLI, Centro Democratico, Italia Futura, Italia Aperta. Il ruolo centrale è giocato in questa fase da Scelta Civica (rappresentata al tavolo dell’Alde dai capigruppo di Camera e Senato Andrea Romano e Gianluca Susta), indotta dalla scarsa performance che fanno registrare i sondaggi elettorali a rilanciare un processo aggregativo più ampio, come dimostra anche il tavolo di lavoro guidato da Pietro Ichino insieme a Silvia Enrico, Simone Perillo e Enzo Palumbo.

GLI INCONTRI DELL’ALDE
Per ora le riunioni dell’Alde sono ancora interlocutorie ma – secondo le indiscrezioni che trapelano – già si inizia a parlare di un crono-programma serrato per gennaio 2014 e qualcuno nella riunione di ieri avrebbe evocato alcune possibili candidature (è dato per certo, tra gli altri, Niccolò Rinaldi, europarlamentare uscente, nel Centro Italia, mentre è probabile che la presenza di FARE sia mossa dalla volontà di candidare Michele Boldrin nel Nord-Est). A queste indiscrezioni, Boldrin su Twitter ha scritto: “Tutto sbagliato. In quella roba li’, con Monti ed un ministro di questo governo, io non ci sarò di certo”. Ma la vera novità che si profila è l’interesse che stanno mostrando i Radicali per l’operazione: pare che sia stata Emma Bonino ad aprire i lavori della prima riunione, qualche settimana fa, e che ieri Marco Pannella fosse tra i presenti all’incontro. Il movimento di Via di Torre Argentina, si sa, ormai stenta elettoralmente, ma abbiamo un asset da giocare, si dice in ambienti radicali: il nome di Bonino.

L’ASSO NELLA MANICA?
Che il ministro degli Esteri sia l’asso nella manica dei montiani rimasti dopo lo spappolamento di Scelta Civica per uscire dalle secche? Di certo, un progetto di questo tipo proverebbe a parlare ad un elettorato opposto a quello che M5S e Forza Italia stanno “aggredendo” con toni fortemente anti-europei, su cui fanno leva anche la Lega e Fratelli d’Italia. Un’aggregazione liberale ed europeista avrebbe magari oggi un consenso minore, ma non limitato e potenzialmente superiore al 4% necessario ad entrare nel Parlamento Europeo, è la speranza di movimenti e micro partiti della galassia liberale e liberista. Vedremo nelle prossime settimane se il progetto avrà seguito e in che forma.


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