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Previsioni per il 2014…

Tra poche ora entreremo nel turbinio del Natale, con la sempre bellissima vigilia da vivere, in cui tutti saremo intenti a comprare gli ultimi doni, il vino per la cena e per il pranzo, chiameremo i parenti, gli amici…insomma ci dedicheremo agli effetti e alle baldorie enogastronomiche. Prima di affrontare questa maratona, ho la lucidità per fare alcune considerazioni di fine anno sulla situazione politica, prendendo spunto da ciò che accade e per azzardare alcune ipotesi per il futuro.

La vittoria di Renzi alle primarie del PD rende il centrosinistra un campo occupato a qualsiasi nuova entrata da destra, visto che il neo segretario occuperà da solo quello spazio politico, cercando semmai alleati a sinistra. Non è fantapolitica ipotizzare una fusione PD – SEL, per fare in modo che alle prossime elezioni politiche (direi nella primavera 2015) il centrosinistra sia rappresentato solo dal PD senza alcun alleato. Il traguardo della “vocazione maggioritaria” sarebbe tramutato in realtà, chi vorrà dare contributo a questo partito/coalizione dovrà necessariamente entrarvi, a meno di “candidature esterne”, stile indipendenti del PCI. Renzi sarà segretario e dominus incontrastato, dovrà tenere a bada i tramestii interni, le correnti che sempre esistono, per cui dovrà minimizzare le tensioni esterne al PD, ergo meglio andare da soli allargando il più possibile il perimetro del PD.

Alle prossime elezioni, su questo ho pochi dubbi, non avranno fiato opzioni terziste e centriste, o si starà da un lato o dall’altro. Tertium non datur. Lo spazio a disposizione di queste forze (un massimo del 5%) è talmente risicato che per sopravvivere si dovrà scegliere in quale campo schierarsi, sottostando alle condizioni presentate. Non una bella prospettiva. I riposizionamenti sono già in atto.

Il centrodestra sarà lo schieramento più oggetto di sorprese durante il prossimo anno. Le diverse formazioni in campo, il potenziale elettorale, i diversi personaggi che lo guardano come obiettivo politico, rendono questo campo quello più interessante da un punto di vista politico.

Il Movimento 5 Stelle dovrò confermare il boom delle elezioni politiche, a partire dall’appuntamento europeo ed amministrativo. Probabilmente alcuni nodi politici dovranno essere sciolti, ma il vento di protesta potrebbe fornire ancora protezione alle contraddizioni insite in questo soggetto politico.

Il 2014 è l’anno delle Europee, in cui verranno a galla i sentimenti dei cittadini europei, che paiono non soddisfatti delle politiche europee adottate in questi 5 anni. Un cambio di marcia nella costruzione europea è obbligatorio, pena un declino irreversibile dell’architettura continentale.

Non mi avventuro in previsioni economiche, credo che il 2014 sarà un anno duro, impegnativo, in cui il governo dovrà decidere se agire o vivacchiare. Sinceramente sono molto scettico sulle possibilità di un cambio di marcia da parte di Letta; è un governo di stabilità, non di azione coraggiosa e sfrontata.

In attesa di verificare la bontà di queste ipotesi, auguro a tutti i lettori di Formiche, ai fantastici redattori e al Direttore Michele Arnese (persona davvero eccezionale, detto senza alcuna piaggeria) un sereno Natale e un 2014 ricco di speranze, progetti ed opportunità!



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