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Renzi imbarca Prodi. Colpaccio o autogol?

A volte ritornano. E Prodi sale sul carro del vincitore, Matteo Renzi. Un virgulto DC.
Prima poltrona occupata da Prodi fu quella di  ministro dell’ Industria nel 1978 con zu Giulio Andreotti. 2 volte, Romano fu piazzato da De Mita a Capo del carrozzone clientelare IRI. Sui “fondi neri” IRI fu torchiato da Tonino Di Pietro nel 1993, si sentirono le urla nei corridoi del Palazzaccio milanese. Poi tutto fu messo a tacere.
Caro Renzi, domenica, sarà votato da una persona perbene,  non da una novità.

I 2 governicchi, presieduti dallo statista di Scandiano, non fecero le riforme….E D’Alema, che sostiene Cuperlo e odia l’ex presidente IRI, pensa che il prof. non capisca nullo di politica, al pari di Veltroni. I dalemiani non votarono Prodi Capo dello Stato.

E, adesso che uno dei rottamandi è salito sul suo carro, gentil Renzi, si faccia raccontare da Romano tutti i misteri della famosa seduta spiritica, nel periodo, tragico, in cui Moro era prigioniero dei brigatisti rossi. E da quella seduta spuntò il nome “Gradoli”, che spinse gli agenti a piombare nel paese del Lazio. Solo dopo la morte di Moro, si scoprì che il covo dei terroristi si trovava in un appartamento di via Gradoli, lungo la Cassia…

Pietro Mancini



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