Caro assicurazioni Rca auto, in Italia il primato delle tariffe più care d’Europa. Lo denuncia il presidente dell’Ania, ma l’Antitrust frena le polemiche.
Non è affatto una novità scoprire che milioni di automobilisti italiani consultano quotidianamente la rete per mettere le assicurazioni auto più vantaggiose a confronto e scegliere tra queste quella più conveniente per le proprie esigenze. Questo perché i costi della polizza Rca subiscono continui rincari sempre meno sostenibili dai cittadini, specie da chi possiede più di un’automobile e, magari, la condivide con un neopatentato.
Come se non bastasse, i premi delle polizze auto in Italia sono tra i più cari in Europa, lo annuncia il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, sulla scorta di uno studio realizzato da The Boston Consulting Group tra il 2008 e il 2012. Non stupisce, quindi, che gli automobilisti del Bel Paese avvertano più degli altri l’esigenza di capire come trovare l’assicurazione auto più economica per risparmiare.
Non è un caso che gli italiani abbiano ormai sappiano quali sono le assicurazioni migliori basandosi sulle proprie esigenze e cercando di personalizzare il più possibile la polizza auto. Secondo lo studio presentato dall’Ania, infatti, la media italiana del costo della polizza auto ammonta a 491 euro annui, contro i 278 medi di spesa negli altri paesi. Insomma, in Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna si spende fino al 45% in meno sul costo dell’assicurazione auto.
“Servono, da parte del Governo, più coraggio e una maggiore fiducia nelle forze di mercato per risolvere il problema dell’assicurazione auto in Italia, dominato da un sistema di regole e comportamenti che presenta forti anomalie rispetto agli altri Paesi europei e penalizza così decine di milioni di automobilisti”, ha dichiarato Aldo Minucci, riferendosi anche alle norme in materia di assicurazioni auto contenute nel nuovo decreto Destinazione Italia, che introduce una serie di sconti per gli automobilisti che accettino di includere nel contratto della polizza auto delle clausole che limitano la possibilità di frodi.
Proprio nel gran numero di frodi ai danni delle compagnie assicurative si dovrebbe riscontrare la causa del caro polizze auto, secondo Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità Antitrust, che ha dichiarato: “Bisogna agire anche sul fronte delle compagnie di assicurazioni che non fanno ancora abbastanza, è necessario stimolare una maggiore concorrenza e favorire comportamenti più efficienti nella lotta alle frodi”.
“A nostro avviso – ha concluso Pitruzzella – le assicurazioni hanno avuto dei comportamenti non particolarmente efficienti in questa lotta quindi molte delle misure del governo, se correttamente attuate, possono servire ad affrontare correttamente il problema”.
Nel frattempo, però, gli italiani sembrano puntare alle assicurazioni online per cercare di risparmiare su quello che è diventato il costo predominante del mantenimento di un’automobile. Attenzione però: se è vero che sottoscrivendo una polizza assicurativa online è possibile risparmiare tagliando sui costi di gestione, è altrettanto vero che il consumatore che si rivolge al web deve attuare una serie di accortezza maggiori rispetto a chi si reca in filiale.
Innanzitutto, è bene non farsi ingolosire da prezzi all’apparenza irresistibili e leggere con attenzione le condizioni del contratto prima della sottoscrizione, in particolar modo la parte riguardante massimali e franchigie.
I massimali, ossia la cifra massima che la compagnia assicurativa rimborserà in caso di danni, sono stabiliti per legge e ammontano a 5milioni di euro per i danni provocati alle persone e ad un milione di euro per quelli provocati alle cose. Tuttavia, è possibile estendere l’importo dei massimali sottoscrivendo delle garanzie aggiuntive, in base alle proprie esigenze: con la garanzia “infortuni guidatore” l’assicurato può scegliere la soglia dei massimali che ritiene più adatta, ovviamente a fronte di un pagamento maggiore.
La franchigia, invece, rappresenta l’importo minimo che resta a carico dell’assicurato in caso di sinistro. Di solito corrisponde al 10% del danno, con un minimo che può variare tra i 250 e i 500 euro. Se il danno causato è inferiore alla franchigia, l’assicurazione perciò non emetterà alcun rimborso.
È opportuno anche leggere con particolare attenzione anche le clausole riguardanti il diritto di rivalsa della compagnia assicurativa, che può non emettere il rimborso nel caso in cui il guidatore sia trovato in stato di ebbrezza oppure l’automobile abbia la revisione scaduta. Per evitare che la compagnia eserciti questo diritto si può stipulare la cosiddetta “protezione rivalse”.
È poi buona abitudine controllare che la compagnia con la quale stiamo stipulando la polizza online non sia iscritta nel registro delle “compagnie fantasma”, consultabile sul sito dell’Ivass: la polizza stipulata con una compagnia fantasma, infatti, non ha validità e il contrante rischia una multa salata, nonché il sequestro del veicolo.
Ricordiamo, infine, che la polizza stipulata online ha validità dal momento della sottoscrizione e che il contraente ha 15 giorni di tempo per avvalersi del suo diritto di recesso.