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Autostrade, accordo in vista tra Lupi e concessionarie sugli sconti ai pendolari

Al dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti si lavora per realizzare l’obiettivo annunciato dal ministro Maurizio Lupi (Nuovo Centrodestra): sconti di circa il 20% ai pendolari nelle tratte autostradali per cercare di calmierare in parte gli effetti degli incrementi tariffari scattati dal primo gennaio sulla base dei parametri legati agli investimenti previsti delle concessioni.

LE RIUNIONI E IL DOSSIER

Anche in queste ore al dicastero di Porta Pia i tecnici del ministero si tengono in contatto con i rappresentanti di Aiscat, l’associazione che riunisce e rappresenta le concessionarie a partire da Autostrade per l’Italia. L’auspicio del ministro Lupi, giunto dopo la canea di proteste e di servizi giornalistici che hanno rilanciato critiche e perplessità sugli aumenti delle tariffe, non ha ricevuto un fuoco di sbarramento delle società del settore. Una disponibilità a trovare soluzioni utili è stata mostrata fin dall’inizio. Tanto che fonti del ministero sottolineano un atteggiamento costruttivo delle concessionarie, disponibili a parlare del tema per trovare soluzioni condivise, nell’ambito di sconti a scalare per i pendolari.

LE IPOTESI ALLA SPAGNOLA

In questa direzione si fa strada tra gli addetti ai lavori la convinzione che al vaglio dei tecnici ci siano varie ipotesi “compensative” rispetto a uno sconto per i pendolari, come abbozzato dal ministro Lupi. Considerate le minori entrate che ci sarebbero per le società, rispetto alle previsioni, si ipotizzerebbero una serie di misure: dall’allungamento della durata delle concessioni (come è avvenuto di recente in Spagna) a una revisione/rimodulazione degli investimenti programmati magari per quelle opere ritenute ridondanti o non più ritenute strategiche anche da parte del dicastero. Si tratta dei cosiddetti “investimenti aggiuntivi”, che gravano sulle tariffe e che non fanno parte dei vincoli previsti dalle convenzioni. Investimenti aggiuntivi che i “concessionari vorrebbero fossero cancellati o quanto meno ridimensionati”, ha scritto il quotidiano il Messaggero.

Il testo della recente audizione di Lupi sulle concessioni autostradali si può leggere qui



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