Torino. Dal nostro inviato Pietro Mancini
Ragazzi e italici calciofili, molto numerosi e festanti sulle italiche sponde, vi annuncio la lieta novella : è sempre più vicino il terzo scudetto consecutivo per la Juve di Agnelli jr., Conte e Marotta. Anche se lo champagne va, per scaramanzia, tenuto in frigo : restano 60 punti in palio e alla penultima giornata i trionfatori di ieri sono attesi all’Olimpico.
Nella notte della Befana, tanti tifosi romanisti hanno sciamato, distrutti, per le strade dell’austero centro storico di Torino. Clima non freddo, ma gelido per i fans giallorossi.
Vittoria meritata quella dei Campioni d’Italia. Calcio spietato come la vita.
E adesso Marotta e Albanese convincano Agnelli a resistere alle stratosferiche offerte del PSG e di club inglesi per acquisire Pogba !
Nella serata più importante della stagione, la Magica torna Rometta e il tecnico Garcia, come il peggior Zeman, non ne azzecca una, imitato da nonno Totti e dal capitano De Rossi. Conte, invece, sembra il mitico santone inglese Mr. Ferguson. Per trattenerlo a Torino, i dirigenti dovranno firmargli un assegno cospicuo.
Arbitro ? Giusti i rossi ai 2 giallorossi.
Nessun aiutino ai vincitori. Anche se Rizzoli avrebbe dovuto cacciare, nel primo tempo, Chiellini, reo di un fallaccio non meno duro di quello di De Rossi. Grave che l’azzurro sul 2 a 0 pro Juve abbia perso la testa.
La Roma, nei primi 2 goal, è stata “uccellata”, avrebbe scritto Giuan Brera, con difensori come le belle statuine e non concentrati nell’opporsi agli schemi di Vidal e c. E poi, contro una difesa arcigna e con 2 centrali forti, come quella dei torinesi, Garcia avrebbe dovuto schierare, subito, la punta, Destro, entrata a match ormai deciso.
Tristi e non sportivi i fischi a Totti. Ha giocato male. Ma resta un monumento del calcio nazionale. E i monumenti si rispettano. Non si insultano.
Pietro Mancini
Conte come Ferguson, il flop della Roma. Agnelli non ceda Pogba !
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