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Ecco come i giornali francesi si sono autocensurati sulle scappatelle di Hollande

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Pierluigi Magnaschi, direttore di Italia Oggi.

I media francesi hanno sempre la matita rossa in una mano per sottolineare gli errori della stampa estera (con particolare piacere, peraltro indebito, quando si riferiscono a quella italiana) e con il righello nell’altra, per poter colpire sulle dita i giornalisti (sempre stranieri, meglio ancora se italiani) che, secondo loro, non fanno fino in fondo il loro dovere.

La vicenda del presidente della repubblica François Hollande che, privandosi della scorta, passava la notte con una sua amica (l’attrice Julie Gayet) in un appartamento legato alla criminalità corsa, è un episodio di una gravità inaudita soprattutto se si tiene presente che, essendo Hollande il capo, non solo dello Stato, ma anche del governo francese, di un paese cioè che è dotato di armi atomiche (e che quindi, quando Hollande si sposta, oltre all’imponente apparato di protezione, è sempre accompagnato anche dalla valigetta dalle quale può impartire, in caso di necessità, l’ordine di lanciare i missili atomici), sapere che Hollande se ne va in giro da solo per Parigi su uno scooter con un casco integrale calato in testa, non è solo una marachella.

Da tempo, negli ambienti politici francesi, si sapeva della liaison, ma nessun giornale ne ha mai fatto parola. La notizia è stata data da un giornale francese Closer di proprietà di una casa editrice italiana, Mondadori France, che, essendo pratica di fuochi pirotecnici sui politici italiani, non ha visto nulla di male a dare il via libera al servizio.

Lo scoop di Closer potrebbe certo essere il frutto di una particolare abilità dei cronisti di questa testata. Ma allora perché, gli altri media francesi, hanno cercato di non parlare del fatto e di soffocare lo scandalo?

Le Figaro, che pure è il quotidiano più politicamente avverso ad Hollande, 48 ore dopo, titolava in prima pagina, a sole due colonne, non dando la notizia, ma invitando a sopprimerla. Il titolo infatti diceva: «François Hollande demande le respect de sa vie privée» (F.H. richiede il rispetto della sua vita privata, ndr). Insomma, tutta la stampa francese è unanime nel negare ai francesi informazioni sul marcio della classe dirigente. Occhio non vede, cuore non duole, è il suo motto.

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