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Ecco perché il Cairo è sotto attacco

Nel giro di poche ore ci sono stati tre attacchi al Cairo. In totale sono morte cinque persone mentre 80 sono rimaste ferite.

Il primo attentato è avvenuto con un’autobomba contro il quartier generale della polizia. L’esplosione ha lasciato un cratere davanti all’edificio e la facciata è stata parzialmente distrutta. Il ministro dell’Interno, Hany Abdel Latif, ha confermato che a produrre l’esplosione è stata una vettura imbottita di esplosivo.

Il secondo attacco è avvenuto qualche ora dopo, sempre con un’autobomba, ma questa volta vicino a una stazione della metropolitana. Secondo la tv di Stato, questa deflagrazione ha causato un morto e 15 feriti. L’ultima esplosione, invece, è stata registrata nei pressi di una caserma.

Secondo il sito web del quotidiano indipendente egiziano Al Masry Al Youm, il gruppo islamista “Ansar beit al Maqdis” (“Partigiani di Gerusalemme”, ndr) ha rivendicato gli attentati. Secondo molti osservatori è probabile che gli attacchi di oggi sono collegati al terzo anniversario della “rivoluzione del 25 gennaio” che costrinse Hosni Mubarak a dimettersi l’11 febbraio del 2011.

Ecco le analisi e le interviste sulla crisi in Egitto pubblicate da Formiche.net:

Egitto, passi e speranze dopo il referendum Costituzionale. Intervista a Giuseppe Dentice di Rossana Miranda

Dove sta andando il nuovo Egitto e perché l’Occidente non lo sostiene di Luca Fortis

La sfida economica dell’Egitto di Nathalie Tocci

Così le donne cambieranno l’Egitto di Luca Fortis

Egitto, diritti femminili e religione nella nuova Costituzione. Intervista a Shahira Wassef di Rossana Miranda

Turchia e Egitto: la crisi dell’Islam politico di Emanuele Rossi


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