Linciaggio mediatico o questione morale? Sono questi i due opposti punti di vista con cui il Paese affronta l’ennesimo caso politico che sta scuotendo il governo Letta. Quello che ha coinvolto il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo, per l’inchiesta sulla Asl di Benevento.
L’esponente del Nuovo Centrodestra che, è bene precisarlo, non è indagata, dall’aula deserta di Montecitorio dove ha riferito sulla vicenda, ha invitato a riflettere sul fatto che “c’è una politica fuori dalla politica, un’inchiesta fuori dall’inchiesta”. Il riferimento è a quel “circo giudiziario-mediatico” che sembra sempre più condizionare l’attività delle istituzioni. I casi Idem, Cancellieri, De Girolamo dimostrano come il turbinio che ha coinvolto le ministre, al di là degli aspetti penali, abbia in qualche modo scandito la vita dell’esecutivo.
C’è chi, guardiano della morale, spesso a fasi alterne, parla invece di “sconvenienza politica” nel restare dove sono degli interessati visto l’imbarazzo e il polverone che i loro presunti “illeciti” hanno sollevato. E a risollevarsi di conseguenza è ogni volta il dibattito tra chi difende a spada tratta privacy e libertà individuale e chi di moralità ferisce. E spesso poi perisce.
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