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Cosa ha fatto il presidente turco Abdullah Gul a Roma

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha incontrato oggi al Quirinale il presidente turco Abdullah Gul. Oltre agli argomenti ufficiale e di protocollo, i due capi di Stato hanno parlato della guerra in Siria, al centro del dibattito internazionale di questi giorni dopo il vertice di Ginevra.
“Con il presidente Gul abbiamo toccato il tema della Siria… lavoriamo insieme, anche nella conferenza Ginevra 2, per bloccare lo scontro armato e dare vita, anche attraverso formule di transizione, a una forma politica di quel conflitto”, ha detto Napolitano.

L’impegno della Turchia e l’Italia si concentra su “come dare sbocco a una situazione di conflitto lacerante e sanguinoso, che ha provocato enormi perdite di vite umane e un flusso di profughi verso i paesi confinanti tra i quali la Turchia che generosamente si è assunta la responsabilità di ospitare 700 mila profughi”, ha riferito Napolitano.

Nell’agenda del semestre della presidenza italiana la Turchia occupa un posto importante con il processo di adesione all’Unione europea. Su questo tema Gul ha detto: “Esistono moltre contraddizioni nella qualifica tecnica delle negoziazioni politiche. Il fatto che vengano cancellati sarà il migliore esempio di cooperazione per la Turchia e l’Ue”.

Nella visita di Gul in Italia si discuterà il rapporto tra i due Paesi dal punto di vista politico, economico, e si scambieranno opinioni su temi regionali e internazionali. Gul ha incontrato imprenditori italo-turchi e ha discusso con investitori nel Business Forum italo-turco. Il presidente turco parteciperà anche all’inaugurazione ufficiale del Centro di Cultura turca di Yunus Emre a Roma. L’ultimo giorno di visita sarà a Firenze.



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