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I “cazziatoni” di Nunzia e don Gigino. Non basta rottamare senza vera svolta nella politica!

Un ex assessore della giunta di Napoli, Realfonzo, che ha registrato i colloqui con il Sindaco, don Gigino de Magistris, il quale, in disaccordo con lui, aveva deciso di revocargli le deleghe.
L’ex ministra, già Pdl oggi con NCD, donna Nunzia De Girolamo, intercettata mentre urlava ordini secchi ai manager di una Azienda sanitaria della Campania, da lei nominati.
Riaffiora, al tramonto della Seconda Repubblica, il vecchio Sud delle clientele, delle lottizzazioni e della gestione non trasparente delle cosa pubblica. E viene confermato che non basta rottamare i vecchi politici, se non cambiano, radicalmente, i sistemi di governo e i metodi di selezione per gli incarichi più ambiti.
Il caso de Magistris evidenzia un ulteriore paradosso politico-giudiziario.
Don Gigino, da magistrato, in Calabria, fece ricorso -in modo, in molte istruttorie, eccessivo-alle intercettazioni delle telefonate di indagati e di persone estranee a quelle inchiestone, molte delle quali si conclusero con le complete assoluzioni degli imputati.
Adesso, da Sindaco, de Magistris ha definito “infame” la scelta del collaboratore, da lui prima scelto e poi cacciato, di registrare i loro colloqui.
Si potrebbe dire : chi con i telefoni sotto controllo colpisce, anzi “mascaria”, come si dice in Sicilia, a causa delle conversazioni spiate finisce nella bufera.
E, comunque, sarebbe auspicabile maggiore cautela nel controllare i colloqui
delle persone. Quelle note e quelle sconosciute. Concorda, Sindaco ed ex procuratore de Magistris?



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