Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Pierluigi Magnaschi, direttore del quotidiano Italia Oggi.
Tra il 22 e il 25 maggio prossimo, gli elettori dei 28 paesi che formano l’Unione europea andranno alle urne per eleggere i 751 membri del Parlamento europeo. Dovunque in Europa, per il momento in modo più o meno esplicito, stanno sorgendo dei partiti che hanno, come obiettivo primario, quello di svuotare di competenze la Ue e di riattribuire ai governi nazionali le attività che, dicono, sono state ad essi espropriate.
FRANCIA
In Francia il Front National, guidato da Marine Le Pen è in crescita vertiginosa (anche grazie alle sue posizioni marcatamente antieuropee) e rischia di diventare, fino dalle prossime elezioni europee, il primo partito in Francia, prima quindi dei socialisti che oggi sono al potere.
AUSTRIA
In Austria il partito di estrema destra denominato Partito della libertà ha raggiunto, nelle elezioni del settembre scorso, il 20,7% dei voti e i sondaggi lo danno in ulteriore crescita mettendo in crisi la cosiddetta grande coalizione tra socialisti e centrodestra che oggi gode di una maggioranza di solo il 50,9%, la più bassa da quando i due partiti stanno collaborando.
GRAN BRETAGNA
In Gran Bretagna Nigel Farage, l’irruente eurodeputato scettico che ha sinora, e in pochi anni, condotto alla vittoria il suo U.K. Independence Party, dopo il recente successo nelle elezioni del suo paese (dove, contrastato da tutti, ha superato il 20% dei consensi) si appresta a dare battaglia contro l’Europa in un paese dove un tema di questo tipo è, da sempre, molto popolare e attendeva solo un leader politico come Nigel Farage per potersi esprimere.
ITALIA
In Italia si collocano su posizione antieurupee sia l’M5S che la Lega Nord. Anche Forza Italia (che pure continua a dichiararsi formalmente come un partito filo-comunitario) ha molti motivi polemici contro l’establishment brussellese di cui contesta l’arroganza che non deriva da una elezione e che quindi l’Europarlamento dovrebbe ridimensionare.
PAESI NORDICI
Anche nei paesi nordici le ostilità nei confronti della Ue sono molto consistenti. In Svezia il partito democratico, di estrema destra, è già arrivato a essere il terzo partito nel paese, sottraendo voti al centrodestra moderato, puntando soprattutto sulla politica di immigrazione considerata da loro come troppo lassista.