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LA RIFORMA DELLA NSA Obama limita il programma della NSA, cancellando la procedura con cui è stata condotta sinora la raccolta di metadati. Una “transizione” creerà un meccanismo in cui ogni intercettazione dovrà essere autorizzata da una “Corte Segreta” (in soli sei casi è prevista l’autorizzazione) e l’amministrazione non avrà più in suo possesso l’enorme mole di dati. Stop allo spionaggio dei leader alleati, ma “ci sono scappatoie” (Wsj).
Focus I cinque principali cambiamenti nella politica degli Stati Uniti sulla conduzione di sorveglianza sia in patria che all’estero (Washington Post). Cosa cambia per i dati raccolti? (Mashable).
Analisi Quello che Obama (non) ha deciso, per punti (Nytimes). Le concessioni limitate di Obama sulla sorveglianza degli Usa deludono gli europei (Ft). L’op-ed di Gleen Greenwald sul Guardian. Chi ha vinto: Snowden o la NSA? (Ft).
In diretta ”Imbarazzante vedere un presidente degli Stati Uniti parlare per 45 minuti per non dire nulla”, così il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, in diretta tv sulla Cnn dall’ambasciata ecuadoriana a Londra (Cnn).
Do you remember? Quattro discutibili rivendicazioni che Obama ha fatto sulla sorveglianza della NSA dall’inizio del Datagate (ProPublica).
Le letture di tre “Paesi alleati”:
*Più che riformare, Obama cerca di rassicurare (Le Monde)
*Il sistema d’arma globale dell’America. Il discorso delude (Spiegel)
*”Obama ha parlato per dare soddisfazione a Paesi amici che s’erano lagnati della raccolta dati”, scrive Gianni Riotta su La Stampa.