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E ora con Chrysler che fine faranno Lancia e Alfa Romeo?

Ha vinto Marchionne, cosa di cui nessuno dubitava. Ora Fiat – Chrysler, main player a livello mondiale, ha un unico azionista e un capo unico. Tutta la stampa del mondo ne ha parlato e continuerà a parlarne. Ma non è detto che la stessa si preoccupi più di tanto delle conseguenze di questo fenomeno sul mercato italiano. E sull’evoluzione dell’automobile italiana.

Per cominciare, il gruppo dispone ora della liquidità che gli potrà consentire di investire sul prodotto e sulle fabbriche, magari sul commercio. Diciamo subito che il nuovo dinamismo della grande azienda si sentirà rapidamente sul mercato, e sarà probabilmente uno dei fattori più rilevanti della ripresa del mercato automobilistico.

Per quanto riguarda invece il sistema di produzione, non è affatto detto che sia pronto ad aprirsi alle nuove condizioni organizzative (turni di lavoro inclusi) o salariali (auto riduzioni alla tedesca nei periodi di crisi) che il gruppo potrebbe chiedere.

Rimane inoltre oscuro, per non dire segnato, il futuro dei due marchi minori del gruppo: Lancia e Alfa Romeo. Mentre il marchio Fiat e il marchio Chrysler seguono strategie di prodotto vincenti, e mentre il progetto Maserati ha un senso, non si vede quale ruolo potrebbero avere Lancia ed Alfa Romeo nella nuova strategia del gruppo, in una ipotesi di espansione mondiale.

Forse ce lo ri-spiegherà il dottore Marchionne. Ma è difficile considerare che questa sia una sua priorità.

http://www.ernestferrarifirst.com/



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