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Perché Renzi e Letta si guardano in cagnesco

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ITALICUM Letta critica le liste bloccate, e Renzi apre alle modifiche della legge elettorale, purché tutti siano d’accordo. Il testo sarà in aula dal 29: il 30 si inizia a votare la riforma. Il nuovo processo Ruby, con Berlusconi indagato, agita “i soliti sospetti”, ma la riforma elettorale non pare frenare, scrive Europa.

Un altro mestiere Renzi ha ribadito al Tg3 che non gli interessa andare al governo. E dopo un lungo silenzio è tornato a parlare Enrico Letta: “Siamo diversi. [Renzi] ha una grande forza nell’interpretare il suo ruolo ed io penso possa essere indirizzata in positivo, il Paese non ha bisogno di diatribe”. Il primo ministro chiede anche di accelerare su una legge sul conflitto di interessi (Huff Post).

Qua M5S Beppe Grillo si presenta alla stampa estera e annuncia: se perdo le Europee me ne vado. Attacco a Napolitano, anche sulla legge elettorale. Poi, parlando del fiscal compact, ha citato il caso dell’Ecuador, ma secondo Phastidio l’esempio non è proprio azzeccato. Grillo deluso dalla stampa estera, che fa domande da stampa italiana (Il Foglio).

Vendola, remember? Oggi Sel a congresso, il partito rischia di essere ininfluente.

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