I motori di ricerca vogliono aumentare le funzionalità di smartphone con le app dedicate a questi dispositivi: ecco i progetti di Google per il 2014.
Sempre di più sono gli utenti che sostituiscono il vecchio telefonino con uno smartphone, complici gli operatori telefonici che mese per mese inventano nuovi piani tariffari di sicura convenienza. Acquistare un top di gamma è infatti possibile senza dilapidare mezzo stipendio poiché il consumatore può affidarsi ai pacchetti comprensivi di piano linea fissa e mobile confrontando le offerte di Tiscali con quelle di Telecom, Fastweb o altri.
Con il nuovo anno si fanno buoni propositi da raggiungere, ecco che anche i motori di ricerca che ogni giorno sfruttiamo con i nostri tablet o smartphone, ormai talmente diffusi da essere presenti nel paniere Istat, si pongono degli obiettivi. Oggi chi utilizza tanto lo smartphone, infatti, è sempre più esigente e i motori di ricerca devono stare al passo.
Google per esempio nel 2014 cercherà di ottimizzare le app che vengono utilizzate dai consumatori che, oltre ad affidarsi alle tariffe per internet adsl più economiche per la connessione di casa, oggi si affidano ad internet anche quando utilizzano i propri dispositivi elettronici come i cellulari.
Le parole d’ordine sono più ottimizzazione per il mobile e più prestazioni, come ha spiegato l’ingegnere Eric Seidel. Si parte dal fatto che a oggi sempre più persone navigano da smartphone e tablet, ma il Web mobile ha ancora troppo potenziale inespresso.
Google punta anche a “ridurre la linea che separa le applicazioni installate localmente da quelle eseguite nel browser (cioè le Web app, ndr)”. Prestazioni più alte quindi, e più fluidità del browser sul telefono e sul tablet, che oggi sono i must per la maggioranza dei consumatori.
Uno degli obiettivi sarà rendere sempre disponibile la modalità offline per queste applicazioni, che così si potranno usare anche senza un collegamento a internet. Per migliorare la Rete mobile, come ha fatto spesso anche in passato, Google prevede anche di fornire a tutti gli sviluppatori strumenti specifici per l’analisi e l’ottimizzazione del proprio software.
La volontà è quella di accelerare ulteriormente verso sistemi e app che siano totalmente o quasi basate sul Web. L’idea non è certo nuova, Google insegue questo piano almeno dal 2009: “il browser è il computer”, e ovviamente l’azienda californiana vuole che questo sia Chrome.
L’obiettivo sarà difficile da raggiungere nel 2014, ma dei passi avanti ci sono stati negli ultimi anni, basta pensare per esempio a Google Docs su smartphone e tablet, o a progetti come Quip. Al momento tuttavia le app cosiddette native, cioè quelle installate tradizionalmente e integrate con il sistema operativo, sono nettamente più avanzate.
A volte, come lamentano i clienti, si può avere l’impressione che invece siano più lente, ma spesso succede perché un’applicazione è presentata come nativa ma in realtà è solo un browser con un’interfaccia rivista.
Google comunque, insieme a un altro grande nome che sta seguendo la stessa strada, cioè Mozilla, hanno grandi obiettivi per il nuovo anno: anche Firefox OS è infatti un sistema operativo tutto strutturato sul web che punta proprio su applicazioni web flessibili, stabili e potenti. Nei prossimi mesi, quindi, gli utenti si devono aspettare delle novità.