Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Voice dialogue: l’importanza della ricerca di Sé

Dott.ssa Elena DDV Dragotto
Dott.ssa Elena DDV Dragotto

In occasione della prima edizione della Scuola di counseling a indirizzo Voice Dialogue organizzata dall’Istituto HeskaiHer, che si terrà a Morlupo (RM), ecco un’intervista alla dottoressa Elena DDV Dragotto, fondatrice dell’ istituto, dottore in psicologia, counselor relazionale supervisore e  docente di Voice Dialogue.

1. Voice Dialogue. Cosa significa?

Il Voice Dialogue è una possibilità di conoscenza, comprensione ed accettazione dei fenomeni psichici che influenzano l’individuo. È nato negli anni ’70 grazie al lavoro degli psicologi Hal e Sidra Stone che hanno fatto confluire le loro esperienze umane e professionali in un sistema di indagine psicologica duttile ed efficace. Da allora, il Voice Dialogue si è diffuso in tutto il mondo attraverso seminari e gruppi. Io l’ho scoperto nel 1991 grazie a Manuela Terraluna e poi Franca Errani. Dopo qualche anno, feci il grande salto partecipando ad uno dei workshop che Robert Stamboliev, un altro dei miei insegnanti, organizzava ogni due anni in Europa con Hal e Sidra Stone. Capitò che fossi l’unica italiana partecipante, il mio inglese era pessimo, non conoscevo nessuno, eppure lì imparai definitivamente come l’aspetto energetico dei nostri Sé e della relazione siano un sottile e magico filo che ci connette gli uni agli altri. Dopo un paio di giorni potevo comprendere molto più di quanto mi aspettassi con la sola comprensione della lingua, ed ero famosa fra tutti i partecipanti per la mia “particolare energia italiana”. Da allora non ho più mancato un appuntamento con Hal e Sidra ed ho continuato negli anni a formarmi anche con Robert Stamboliev e Martha Lou Wolff.

2. Cosa si impara nella sua scuola di counseling a indirizzo Voice Dialogue?

Prima di tutto a diventare counselor relazionale. Dal 4 gennaio 2013 è stata ufficialmente riconosciuta dallo Stato italiano la professione di counselor, pertanto il diploma in counseling relazionale ad indirizzo Voice Dialogue permette di operare come counselor sia nella libera professione che nei diversi ambiti lavorativi (scuola, Asl, orientamento al lavoro, associazioni, territorio, turismo, ecc…). Ma la professione non è l’unica ragione per iscriversi: il percorso della Scuola risponde anche alle esigenze di chi vuole seguire un percorso di autoconoscenza e crescita personale.

3. Che cos’è per lei il Voice Dialogue e quanto ha inciso e incide nella sua vita privata?

Inizierei subito con una frase magari retorica, ma che per me contiene la verità: il Voice Dialogue mi ha cambiato la vita. Ogni tanto guardo indietro per vedere chi ero ed è impressionante constatare quanta consapevolezza è passata sotto i ponti! Oggi sento che il Voice Dialogue è il mio compagno di viaggio e la chiave che mi permette di leggere la nostra evoluzione come esseri umani. Ovviamente il Voice Dialogue è ormai nel mio DNA, è la mia vita.

4. Ha insegnato Voice Dialogue all’università di Arezzo. Qualche riflessione su questa attività?

Dal 2001 al 2011 ho avuto l’opportunità di insegnare la Psicologia dei Sé ed il Voice Dialogue sia nel Master in “Counseling e formazione relazionale”, sia nel Corso di Perfezionamento “Comunicazione e relazioni interpersonali” organizzati dalla Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell’Università di Siena ed è stata un’esperienza che professionalmente mi ha dato molto. Era la mia prima esperienza di Formazione che mi ha permesso, attraverso i feedback dei partecipanti, di comprendere sempre meglio le peculiarità del Voice Dialogue; la potenza, l’efficacia e l’immediatezza degli strumenti che la Psicologia dei Sé offre al counseling.

5. E’ stata negli Stati Uniti proprio per partecipare a un seminario degli Stone. Come giudica quell’esperienza?

E’ stata una grande avventura sia a livello personale che professionale perché ho nuovamente potuto apprezzare la grande potenza di questo metodo che chiede, a chi lo pratica, di affidarsi totalmente. Abbandonarsi a quella che Hal definisce Intelligenza Organizzatrice dell’Universo e Sidra Energia Organizzatrice dell’Universo ed alla sua manifestazione nell’individuo attraverso il suo proprio processo personale. Una grande lezione di umiltà.

 

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter