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Alessandro Di Battista da Daria Bignardi: bello e… bello

Ecco la prima intervista del bell’Alessandro Di Battista. Come ho letto su qualche commento in qualche giornale online “ha dalla sua la bellezza” ed è vero, non possiamo dire altrimenti, ma anche un’ottima capacità comunicativa e sa parlare bene. Alessandro Di Battista è un rivoluzionario a cinque stelle che ha sempre votato a sinistra (dice) e che insomma, si presta bene ad essere delfino del vecchio e stanco Grillo (dice lui).

Alessandro Di Battista è il leader carismatico e autorevole emerso in questi mesi di immobilismo totale nei cinque stelle: non che ci volesse un grande sforzo, considerando i soggetti che ci sono in giro, ma Di Battista piace anche a me.

Non possiamo però non sottolineare che c’è molta furbizia dietro a certi modi di fare e come diceva sempre la mia prof.ssa di Psicologia “furbizia non è intelligenza“. Il bell’Alessandro deve passare alla fase successiva, perché di scenate in tv come quelle fatte da lui, ne abbiamo viste molte: lui stesso dice che davanti alle telecamere che è facile “fare cose” poi tanto la gente ti crede. E perché con te dovrebbe essere differente?

Dissento sul fatto che “la gente tanto ci crede” come ha affermato nel corso dell’intervista a Daria Bignardi, La “gente” è molto più intelligente e capace di quello che i politici e i guru in generale credono, la gente è anche molto opportunista e sceglie in base all’esigenza del momento. Non mi piacciono i salvatori della patria né i moralisti che piovono dal cielo convinti di portate il Verbo e la Verità: il politico di professione non c’è in Italia, purtroppo, c’è il politico attaccato alla poltrona e con poche competenze. Questo è il dramma, caro Di Battista.

Detto ciò, ottima intervista da Daria Bignardi, ma le sfumature non mi sono sfuggite: la delegittimazione dell’avversario con offese personali (su Speranza poi, paragonato a Gasparri, Renzi e il faccione bugiardo, i falsi, i ladri, l’attacco “personale” a Napolitano “come persona”), un modo di presentarsi da puro al di sopra del giusto e dello sbagliato, non è lecito.Il prendere le distanze pacatamente da quello che il M5S ha fatto alla camera: le scuse non bastano, le dimissioni sono invece appropriate da parte del tal De Rosa che offende le deputate PD e rincara la dose, a quello del gesto da bar nell’intervento con la Presidente Boldrini: questo atteggiamento machista, italiota e filo-fascista (che tu abbia o no votato a sinistra poco conta, perché il fascismo è una forma mentis per gli italiani) è vecchio, stancante e anti-rivoluzionario. Mi aspettavo di più.

E poi? La retorica delle “mani in tasca” tipicamente linguaggio berlusconiano e nemmeno coretto. Sulla Banca d’Italia c’è confusione, rimando alle FAQ dell’On. Lattuca per maggiori informazioni.

Il bell’Alessandro è ambizioso, si vede già candidato alla Presidenza del Consiglio, peccato che in 30 minuti di intervista i contenuti siano mancati: superficialità nelle analisi e nelle proposte (nessuna a dire il vero) oltretutto analisi “lombrosiane” sugli avversari. Che opportunità sprecata. Una spacconeria tipica italiana, peccato perché al bello potevamo aggiungere bravo. Per il momento però… bho ho visto una grande occasione sprecata.

PS: per il post deputato, dato che non è professionista della politica suppongo non si ricandiderà (coerenza), ha un ottimo futuro come show-man, che fosse tutto preparato?

 

 

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