Preti, suore, mafia, matrimoni e braccialetti rossi. In tutto questo risiede il segreto del successo di RaiUno. Per la rete ammiraglia di Viale Mazzini è tempo di rinascita, almeno per quel che riguarda la fiction.
Il direttore Giancarlo Leone e la sua squadra, quanto a sceneggiati, non sbagliano un colpo. L’ultimo messo a segno è proprio “Braccialetti Rossi” una serie tv, importata dalla Spagna, che in poco tempo è riuscita a far razzia di telespettatori.
UN CRESCENDO DI ASCOLTI
Si è partiti spediti con il primo episodio, in prime time lo scorso 26 gennaio, che ha tenuto davanti al piccolo schermo 5.3 milioni di spettatori. La domenica successiva, il 2 febbraio, saliamo a 5.6 milioni; e infine, domenica scorsa – 9 febbraio – la fiction è stata vista da oltre 6 milioni di spettatori, per uno share pari al 22.36 per cento. Mica male, se si considera che nel frattempo a San Siro l’Inter vinceva contro il Sassuolo. Numeri da standing ovation insomma, soprattutto per il periodo di magra che caratterizza i dati auditel relativi alla tv generalista. Le cifre evidenziano la vera e propria escalation che ha portato alla consacrazione della serie tv, firmata da Giacomo Campiotti e prodotta da Carlo Degli Esposti.
I TEMI
Meno di un mese fa, proprio il direttore Leone sulle colonne di Formiche.net, annunciava l’arrivo della fiction-evento di Raiuno. “Braccialetti Rossi” ha però superato qualsiasi aspettativa. E’ uno sceneggiato realistico, che affronta una tematica delicata come quella della malattia, purtroppo largamente diffusa tra i giovanissimi. Alla base del racconto, che si evolve intrecciando il quotidiano dei protagonisti, non c’è solo la sofferenza e la malinconia, dettate dalla contingenza in ospedale, la fiction racconta anche molto altro. Una leggerezza di fondo ne rende piacevole la visione. Inoltre, il modo goffo – a tratti bizzarro – con cui Leo, Vale, Cris, Davide, Tony e Rocco affrontano le difficoltà che la vita gli pone innanzi, fa sì che ciascuno possa riconoscere in loro una parte di se stesso o un tratto del carattere di figli e nipoti.
IL TARGET
Lo sceneggiato infatti coinvolge un target di pubblico che generalmente non si sintonizza su Raiuno. I ragazzi preferiscono guardare altro, soprattutto alla domenica sera. Ma con “Braccialetti Rossi” si mette d’accordo tutta la famiglia.
“IL SEGRETO” DI MEDIASET
La controprogrammazione studiata da Mediaset poi non è casuale. Sulla rete diretta concorrente infatti, in contemporanea, va in onda “Il Segreto” che, per chi non lo sapesse, è la telenovela del momento, quella che dallo scorso giugno – mese in cui Canale 5 ha deciso di scommetterci – sta macinando ascolti sensazionali.
“Il Segreto”, quindi, è uno dei cavalli di battaglia del Biscione, e a ragion veduta. In onda tutti i pomeriggi, sbaraglia puntuale la concorrenza e fa sì che il direttore di rete, Giancarlo Scheri, possa sorridere sornione. In viale Mazzini si erano quasi arresi, il successo delle vicende amorose di Pepa e Tristan sembrava davvero imbattibile. E invece… ecco arrivato l’antidoto, almeno per la prima serata.
LO SVECCHIAMETNO DELLA RAI
I malpensati ritengono che “Braccialetti Rossi” sia un tentativo ad hoc studiato per svecchiare – solo momentaneamente – l’immagine troppo antica di Raiuno. Effettivamente – e non ce ne vogliano gli addetti ai lavori – la rete ammiraglia Rai non di rado alza il sipario su una sorta di museo delle cere. Questo non vuol dire però che non sia lodevole da parte loro, tentare un esperimento come quello della serie tv targata Palomar. Tra l’altro, essendo ben riuscito, ci auguriamo possa essere replicato al più presto.
CHI ALZA LO SHARE DI RAI UNO
Insomma, la fiction Rai ultimamente sta facendo proprio bene. “Don Matteo 9” dalla prima puntata a oggi ha fatto registrare record di ascolti. Terence Hill e company sono alla nona stagione, mica bruscolini, ma gli spettatori non sembrano essersi stancati delle vicende del prete più famoso del piccolo schermo. Per rimanere in tema di religiosi, anche “Madre Aiutami” la fiction che ha per protagonista una strepitosa Virna Lisi, ha alzato lo share di Raiuno in maniera vertiginosa e siamo certi continuerà a farlo. Ancora, la tradizionale linearità di “Un Matrimonio” ha conquistato quelli che pagano il canone Rai e non solo. Il pubblico, dopo aver osannato il regista Pupi Avati (leggi l’intervista al regista), chiede infatti un sequel o prequel. E a noi di Formiche.net risulta che tale possibilità non sia esclusa. Giusto per completare il quadro, aggiungiamo che hanno fatto bene anche “Il Commissario Montalbano” con Luca Zingaretti, in onda negli ultimi mesi del 2013, e il più recente “L’Assalto” di Ricky Tognazzi. Attendiamo ora “L’oro di Scampia” con Beppe Fiorello. A quest’ultimo un grosso in bocca al lupo per l’imminente debutto.