Si intitola “Unirsi al mondo, disegnare il futuro” il piano della China CNR, il colosso cinese che produce treni e ferrovie e che è interessato ad Ansaldo STS e Ansaldo Breda, ha scritto sabato il Corriere della Sera.
GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO
Il primo passo del piano aveva come scadenza il 2011, raddoppiare i proventi delle vendite e raggiungere i 70 miliardi di yuan (circa 11 miliardi di dollari) e, come secondo passo, raddoppiare ancora entro il 2015. Oggi, fonte Forbes, è di 14,5 miliardi. Terzo gradino, entrare entro il 2020 tra le prime 500 società al mondo.
I DETTAGLI DEL PIANO STRATEGICO
Il piano strategico, spiega il presidente Cui Dianguo sul sito della società, con una serie di elenchi numerici tipici della tradizione cinese, prevede l’esplorazione di tre mercati (trasporti ferroviari, diversificazione correlata e business internazionale), lo sviluppo di quattro punti strategici (innovazione, integrazione, fusioni e internazionalizzazione); e di quattro settori di produzione: equipaggiamento ferroviario, elettromeccanico, per l’ingegneria, servizi.
IL PROFILO DELLA SOCIETA’
Fondata nel 1986, conta quasi 89mila dipendenti. Assieme alla CRS Corp il colosso statale domina la produzione di treni oltre Muraglia. Dal 2009 è quotata a Shanghai. Presto, forse entro giugno, potrebbe arrivare anche l’offerta pubblica iniziale a Hong Kong. Del piano si discute almeno da novembre. A metà gennaio il South China Morning Post riferiva de via libera dato dalla Commissione di supervisione e amministrazione delle imprese di Stato.
I NUMERI DEL BILANCIO
L’obiettivo dell’Ipo, scriveva il quotidiano dell’ex colonia britannica, è raggiungere circa 1,4 miliardi di dollari. Finanze che saranno usate per la creazione di strutture di ricerca e produzione all’estero e per ripagare i debiti con le banche, spiega una nota della società. Come scrive il SCMP, i debiti a lungo termine della CNR sono cresciutI del 4.443 per cento a settembre rispetto ai livelli di inizio anno, toccando gli 889 milioni di yuan. Mentre i prestiti a breve termine hanno toccato, sempre a settembre i 17 miliardi di yuan, (2,7 miliardi di dollari), contro i 5,7 miliardi di inizio anno.
I FINI DELLA QUOTAZIONE
L’Ipo di China CNR si inserisce nel obiettivo cinese di sviluppo dell’alta velocità, ricorda il Wall Street Journal. Secondo l’ultimo piano quinquennale, entro il 2015 dovranno essere operativi almeno 120mila chilometri di ferrovie. Guardando all’estero lo scorso anno le esportazioni, secondo le stime del vicepresidente Yu Weiping dovrebbero essere pari a 1,5 miliardi di dollari. La mappa dei clienti stranieri per la fornitura di vagoni, locomotive, metro spazia dal Brasile, al Kazakistan, dalla Mongolia all’Australia, all’Angola e all’Argentina.